Commissario Ex Ilva: non saremmo più nelle condizioni di produrre
(DIRE) Pescara, 27 Apr. – “Non mettiamo fuorigioco la siderurgia a ciclo integrato azzerando le quote di Co2, altrimenti non saremmo più nelle condizioni di produrre”. A lanciare l’appello è Giancarlo Quaranta, commissario straordinario di Acciaierie d’Italia, questa mattina a Pescara alla conferenza programmatica di Fratelli d’Italia. A livello mondiale, ricorda Quaranta, nel 2023 sono stati prodotti 1,8 miliardi di tonnellate di acciaio, di cui oltre un miliardo solo dalla Cina, mentre “l’India punta a raggiungere i 200 milioni di tonnellate in pochi anni” grazie a una “crescita esponenziale” della sua produzione.
A livello globale, il 70% della produzione di acciaio avviene tramite alto forno. In Europa, invece, i principali produttori di acciaio sono Germania (26 milioni di tonnellate nel 2023) e Italia (21 milioni), dove però solo il 15% della produzione avviene con alto forno, mentre il resto deriva dal riciclo dei rottami. Circa 10 milioni di tonnellate inoltre vengono importate. “Per noi l’acciaio è fondamentale- afferma Quaranta- la criticità risiede nel fatto che abbiamo bisogno di molto più acciaio prodotto con alto forno”.
Rispetto alle conclusioni Bat (Best available technique) della Ue, “l’Italia è l’unica che si è adeguata- ricorda Quaranta- e che le ha applicate nell’unico sito a ciclo integrato che ha, cioè Taranto”. In altri termini, sottolinea il commissario, oggi lo stabilimento ex Ilva “è l’unico adeguato a livello europeo alle Bat Conclusions”. A questo si aggiunge che “l’insieme dei produttori di acciaio da forni elettrici è primo in Europa in campo ‘green’, perchè utilizzano rottami in termini di riciclo. Non ultimo, teniamo presente che grazie all’equilibrio trovato dalla siderurgia elettrica sono stati raggiunti risultati fantastici su qualità della produzione e occupati”. (San/ Dire) 15:50 27-04-24