I passaggi tecnici che si stanno consumando con ammirevole celerità, tanto a livello amministrativo quanto sul piano politico, confermano che il processo di realizzazione del Ponte sullo Stretto è nei fatti, e negli atti, partito. D’altro canto, il progetto è stato approvato alla unanimità anche dal Comitato tecnico scientifico che si compone da alcuni dei docenti delle migliori università italiane.
Senza contare i pareri di tanti grandi esperti provenienti da tutto il mondo che lavoreranno a quest’opera rivoluzionaria. Sono così tante le risorse umane che si stanno alleando per costruire questo sogno che i timori e dubbi, spesso strumentali, lanciati da taluni divengono piccoli piccoli, e direi anche poco credibili.
Certe campagne improntate al no ideologico al Ponte tradiscono anche la sorpresa e la frustrazione di quanti pensavano e speravano che anche questa volta il tutto si sarebbe risolto nell’ ennesimo annuncio roboante. Spiacenti ma noi il ponte lo faremo, abbiamo già iniziato a farlo e non ci fermeremo fino alla sua conclusione.
Il Paese deve sapere che questa volta non ci sono soltanto le risorse, insieme ai 30 mld per connettere l’opera al miglioramento viario, ma la determinazione granitica di portare a compimento un’opera strategica da tutti i punti di vista. Capisco che ciò innervosisca la propaganda di Sinistra, ma c’è sempre tempo per ravvedersi.
comunicato stampa