“Oggi non commemoriamo soltanto le 140 persone che hanno perso la vita nella più grande tragedia navale del nostro Paese. Oggi, a 33 anni dal disastro del Moby Prince, ricordiamo anche che l’Italia non ha reso giustizia a quelle vittime, ai loro familiari e a tutti coloro che hanno subito le conseguenze di quel drammatico incidente”.
Così Chiara Tenerini, deputata di Forza Italia, intervenendo in Aula a Montecitorio durante la commemorazione dell’anniversario del disastro della Moby Prince. “Non aver ancora stabilito con certezza tutte le cause e le responsabilità del disastro del 10 aprile 1991 – ha proseguito – è un vulnus per la nostra democrazia che la nuova Commissione di inchiesta dovrà sanare: ora è il momento della verità sul disastro del Moby Prince.
Il nostro dev’essere un impegno solenne: andare fino in fondo per accertare le cause, i coinvolgimenti e le responsabilità, per indagare sulle opacità, sulle omissioni e sui tentativi di depistaggio. Ora la Commissione dovrà verificare le comunicazioni radio intercorse, i tracciati radar e quelli satellitari; le condotte di tutti i soggetti coinvolti, anche successivamente al disastro, le modalità di soccorso e le circostanze con le quali sono stati organizzati.
Dovrà accertare le eventuali correlazioni tra l’incidente e traffici illegali di armi o rifiuti tossici dalla Somalia; i termini dell’accordo tra l’armatore del Moby Prince e la società SNAM/ENI, con particolare riferimento alle perizie sulla base delle quali furono erogati gli importi alle compagnie e ai familiari.
Ora, lo dico da cittadina di quel territorio e componente della Commissione di inchiesta, dobbiamo lavorare con un solo obiettivo: quello di fare piena luce su una delle più gravi ferite del nostro Paese”, ha concluso.
comunicato stampa