Nell’ultimo periodo abbiamo sentito tanto parlare di Area Metropolitana dello Stretto. Molti si sono chiesti, e tutt’ora lo fanno, che cosa sia in realtà tutto ciò. Vero è che da sempre le due sponde dello Stretto sono state legate sotto tanti punti di vista, sia nel bene che nel male. La politica si è mossa molto per pubblicizzare l’evento della nascita dell’Area Metropolitana. Pubblicità che però, purtroppo, non è stata accompagnata dai fatti ritrovandoci quindi in uno stato di stallo. Nonostante tutto, lo sport sembra aver capito il grande senso portato dall’Area Metropolitana. Reggio e Messina, tra le altre cose, specie negli ultimi anni, sono uniti dallo sport. Un esempio palese è Giuseppe Rizzo, giovane proveniente dal vivaio giallorosso militante in serie B con la Reggina. Ma oltre Rizzo tanti sono i giovani che passano da una sponda all’altra accorciando così, ancor di più, la distanza fra queste due città. È il caso dell’Acr Messina che, dopo le tante vicissitudini societarie, sembra finalmente aver trovato stabilità grazie alla cordata di imprenditori reggini, guidata da Bruno Martorano e Vincenzo Principato, che ha rilevato la società. In quest’ottica Reggio e Messina si uniscono ancor di più: oltre ai presidenti anche la guida tecnica è stata affidata ad un reggino purosangue come Sergio Campolo. Oltre Campolo anche alcuni rinforzi provengono dall’altra sponda dello Stretto. Giovanni Morabito, ex terzino della Reggina con la quale ha militato in serie A ed in serie B e Cristian Ricciardi, figlio del Sant’Agata che tanto bene ha fatto nella scorsa stagione in quel di Rosarno. Oltre Rosarno, Ricciardi vanta un notevole curriuculum. Sempre nella scorsa stagione infatti, il ragazzo classe ’90 si è reso protagonista, insieme alla rappresentativa di serie D, al torneo di Viareggio, arrendendosi solo in semifinale all’Empoli. Convocato anche in nazionale di categoria, Ricciardi saprà sicuramente farsi valere dopo un periodo di transizione legato a problemi con la vecchia società. I tifosi biancoscudati sono contenti per l’epilogo di una vicenda societaria che, nel corso degli ultimi mesi, aveva anche rischiato di assumere aspetti sportivamente drammatici, tanto che la squadra, che milita nel girone I della serie D, ha sfiorato la radiazione dal campionato. L’Acr Messina si trova adesso poco sotto la metà della classifica con 23 punti, subito dietro l’Hinterreggio che ne ha 26, e si appresta ad affrontare questo 2011 con più entusiasmo e con alle spalle una nuova società che vuole fare le cose in grande. ll nuovo Presidente, il Reggino Bruno Martorano, ha diffuso un comunicato stampa in cui ha annunciato il nuovo organigramma societario: il vicepresidente è Enzo Principato, l’amministratore delegato Nuccio Ficara, i consiglieri Vincenzo Falduto Zera e Concetto Ficara.
Il responsabile dell’area tecnica è Pasquale Leonardo. Queste le prime parole del neo-presidente Martorano: “Siamo soddisfatti per la conclusione delle trattative che si sono prolungate oltre il previsto e che ci hanno anche portato, nei momenti più difficili, a pensare di gettare la spugna, ma la voglia di concretizzare il progetto annunciato, per riportare il Messina nelle categorie che merita, non ci ha fatto mai mollare. Oggi inizia una nuova stagione, che speriamo possa regalare ai tifosi, ai quali va il nostro ringraziamento per il costante sostegno che hanno mostrato in questi mesi, quelle gioie che hanno atteso per troppo tempo”.
Danilo Santoro