Aspre critiche e richieste di dimissioni per il Presidente del Museo di Ostuni dopo la pubblicazione della foto di Giorgia Meloni a testa in giù

20:08 – Si è scusato pubblicamente, Luca Dell’Atti Presidente del Museo di Ostuni, per aver pubblicato in una storia di un suo profilo social, la foto del Premier Giorgia Meloni a testa in giù. Un gesto che egli stesso definisce improvvido e di pessimo gusto.

Al di là dei tentativi per avere una vera “pacificazione” nel Paese, non ci si aspetterebbe mai un atto simile da una persona di cultura, che dovrebbe sapere bene quanto pericoloso possa essere contribuire anche involontariamente ad esacerbare gli animi.

Luca Dell’Atti in base a quanto scrive avrebbe voluto criticare le posizioni assunte dal Presidente del Consiglio con riferimento alla Giornata del Ricordo.

La polemica al momento è molto vivace sui social network, e dai “banchi” di Fratelli d’Italia sono in molti a chiedere le dimissioni dell’autore del post in cui c’era una foto di Giorgia Meloni a testa in giù.

Il primo è il capogruppo alla Camera del partito Tommaso Foti che dichiara: “Il sacrosanto diritto a esprimere le proprie idee non può sconfinare in un chiaro incitamento alla violenza“. Giustamente scandalizzata la deputata Elisabetta Gardini vicecapogruppo alla Camera secondo cui: “A questo punto le dimissioni sono un atto dovuto“. Allo stesso modo la pensa il senatore Andrea De Priamo: “Viste le scuse fornite al grave gesto, nell’esprimere massima solidarietà al Presidente del Consiglio Meloni, l’unico auspicio è che il Direttore si dimetta quanto prima“.

Anche a Sinistra sull’accaduto non è stato tenero nemmeno Carlo Calenda che ha scritto: “Inaccettabile e pericoloso. La violenza nel dibattito pubblico è un veleno per le democrazie. Basterebbe guardare ciò che sta accadendo in USA“. Gli fa eco la deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi che commenta così il post del Presidente del Museo di Ostuni: “Dovute, anche se tardive, le scuse di Dell’Atti a Meloni. È inconcepibile che le posizioni politiche e il dissenso, seppur aspro, possano sfociare nell’istigazione alla violenza e arrivare all’uso di immagini che rievocano un periodo storico fortunatamente passato“.

Fabrizio Pace

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About the Author: Fabrizio Pace

Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.