“La fotografia scattata dall’indagine congiunturale di Confcommercio è positiva con una stima del Pil 2023 a +0,8% e una riduzione a gennaio dello 0,1%. Restano però delle fragilità e delle incertezze. Infatti, la produzione industriale è tornata a flettere a novembre e le stesse presenze turistiche in novembre destano perplessità. Pertanto, non dobbiamo abbassare la guardia. Il rischio è che con il rallentamento dell’economia a livello internazionale, molti lavoratori saranno costretti ad accettare lavori di qualità inferiore, mal pagati, carenti sul piano della sicurezza e privi di protezione sociale, acuendo così le disuguaglianze.
In tal senso, l’UGL ribadisce l’urgenza di investimenti in politiche industriali e infrastrutturali, oltre a programmi di formazione e riqualificazione professionale, per rilanciare l’occupazione e tutelare la coesione sociale”. Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito al documento di Congiuntura di gennaio diffuso da Confcommercio.
Comunicato Stampa