(SIR-DIRE) Roma, 17 gen. – “Il piacere sessuale, che è un dono di Dio, è minato dalla pornografia: soddisfacimento senza relazione che può generare forme di dipendenza”. È il monito del Papa, che nella catechesi dell’udienza di oggi, pronunciata in Aula Paolo VI e dedicata alla lussuria, l’ha definita “un vizio pericoloso”.
“Tra tutti i piaceri dell’uomo, la sessualità ha una voce potente. Coinvolge tutti i sensi; dimora sia nel corpo che nella psiche, e questo è bellissimo; ma se non disciplinata con pazienza, se non iscritta in una relazione e in una storia dove due individui la trasformano in una danza amorosa, essa si muta in una catena che priva l’uomo di libertà”. “Dobbiamo difendere l’amore”, l’invito a braccio: “L’amore del cuore, della mente, del corpo, l’amore puro nel donarsi l’uno all’altro, è questa la bellezza del rapporto sessuale”.
“Vincere la battaglia contro la lussuria, contro la ‘cosificazione’ dell’altro, può essere un’impresa che dura tutta una vita”, ha ammesso il Papa: “Però il premio di questa battaglia è il più importante in assoluto, perché si tratta di preservare quella bellezza che Dio ha scritto nella sua creazione quando ha immaginato l’amore tra l’uomo e la donna. Che non è per usare l’uno all’altro, ma per amarsi. Quella bellezza che ci fa credere che costruire una storia insieme è meglio che andare a caccia di avventure, tanti dongiovanni lì, eh? Coltivare tenerezza è meglio che piegarsi al demone del possesso: il vero amore non possiede, si dona. Servire è meglio che conquistare. Perché se non c’è l’amore, la vita è triste solitudine”. (www.agensir.it) (Red/ Dire) 09:53 17-01-24