Ucraina. Stefania Craxi: decreto su proroga aiuti è scelta di coerenza

(DIRE) Roma, 10 Gen. – “Dal 24 Febbraio 2022, senza tentennamenti, l’Italia è stata al fianco del popolo ucraino, ne ha sostenuto – e ne sostiene – la battaglia di libertà, nel convincimento che i princìpi del diritto internazionale e il rispetto dei diritti dei popoli, violati da Mosca, impongano doveri morali prima ancora che politici. Oggi possiamo dire che la resistenza eroica di chi combatte per difendere il suo Paese aggredito, per rivendicarne sovranità e indipendenza, è un tassello del mosaico della libertà che lentamente si compone, che non si piega alle inammissibili logiche del dominio e della sopraffazione.

E possiamo anche dire, senza infingimenti e senza ipocrisie, che coloro che sostengono, anche militarmente l’Ucraina – come sta facendo l’Italia – stanno lavorando per la pace”. Così Stefania Craxi, senatore di Forza Italia e presidente della Commissione Affari esteri e difesa a Palazzo Madama, intervenendo in Aula in dichiarazione di voto sulle comunicazioni del ministro Crosetto in merito alla proroga delle forniture militari all’Ucraina.

“Se avessimo abbandonato Kiev al suo destino – ha detto Craxi – avremmo legittimato il principio che il più forte ha il diritto di invadere, sopraffare, uccidere, umiliare, cancellare identità nazionali e tradizioni del più debole, e tutto ciò avrebbe costituito un pericolosissimo precedente, di cui, del resto, non mancano tracce nei libri di storia”. “Con il decreto di proroga degli aiuti all’Ucraina – ha proseguito – il governo italiano compie una scelta di coerenza, morale e politica, in linea con gli impegni internazionali assunti in sede europea e atlantica.

Certo, l’obiettivo da non smarrire è quello di pavimentare il percorso che conduce alla pace, e a questo riguardo vanno apprezzati gli sforzi del presidente del Consiglio, del ministro della Difesa e del ministro degli Esteri, ai quali rinnoviamo l’appello a proseguire nei consessi internazionali l’opera di stimolo a tutte le iniziative che possano aprire spiragli utili alla definizione di uno sbocco negoziale”.

“Ma sia chiaro – ha concluso Craxi – che una pace disarmata sta nel campo dell’ideale, che ad un futuro tavolo di trattative le parti belligeranti non possono che sedersi in condizioni di uguale forza e dignità. Si deve giungere alla pace, ma una pace ‘giusta’ che solo il popolo ucraino, sulle cui spalle ricadono il peso e la sofferenza di un’invasione scellerata, potrà scegliere e determinare.

Forza Italia non ha mai fatto mancare i suoi voti e la sua voce in difesa della libertà dell’Ucraina. Continueremo a sostenere le ragioni della sua gente, le ragioni della democrazia e del diritto internazionale, contro le pretese di chi vuole metterle in discussione”. (Com/Pol/ Dire) 20:40 10-01-24

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