Era già stata preannunciata come la mostra dell’anno quella che si è inaugurata in questi giorni presso il Museo del Gruppo delle Medaglie d’Oro al Valor Militare di Roma e le centinaia di persone intervenute, le autorità presenti ma soprattutto la qualità pittorica espressa non hanno fatto che confermare le migliori aspettative, di un evento dai tratti epocali.
Senza il rischio di facili esagerazioni questi inediti dipinti di Mario Vespasiani della recente serie Eternals sono riusciti a toccare le corde più sensibili di ogni animo, risvegliando quei sentimenti che solo la grande arte riesce a raggiungere.
Una pittura dal carattere innovativo per gesto espressivo e per tonalità cromatiche, capace di raccontare storie lontane millenni come se provenissero dal futuro.
Dopo gli onori di casa del presidente generale Rosario Aiosa, la professoressa Paola Del Din in dialogo con Alessandro Carlini autore del libro a lei dedicato – Nome in codice: Renata – ha risposto alle numerose domande dei presenti, rivelando una visione lucidissima della realtà dall’alto dei suoi cento anni, ha poi preso la parola l’artista Vespasiani che ha contribuito ad introdurre alcuni argomenti centrali della sua opera, oggi totalmente estranei a quell’arte contemporanea sempre più materialista e dissacratoria.
Uno dei passaggi chiave del discorso di Vespasiani è stato quando ha fatto una metafora della sua pittura con le scintile del fuoco: “Nella mia ricerca che fluttua tra figurativo e astratto c’è un richiamo profondo a cogliere l’invisibile, il mistero che ci circonda e ci affascina, nelle mie opere provo a dare una risposta alle domande fondamentali dell’uomo, interrogando divinità ed eroi, personaggi leggendari o la natura stessa, che si rivela nella sua forma più luminosa, quella autentica, ossia fatta di energia.
Simile ad un fabbro in azione, ogni mia opera prova ad emanare delle scintille di luce, che mi auguro possano portare sino al paradiso le mie intenzioni e far discendere forme che siano quanto di più vicine a ciò che ha davvero significato. Per questo vi apparirà una pittura dai tratti evanescenti, dalle sovrapposizione leggere ma che contrastano con la potenza delle scene. Non deve essere decorativa quanto autentica, non facile ma essenziale, misteriosa e incrollabile come lo è il sacro.
Una delle tele ritrae Paola Del Din nella metafora di una Giovanna d’Arco che si cala sul fuoco nemico e il momento più toccante è stato quando la professoressa ha firmato sul retro l’opera, andando ad incrociare la firma dell’artista, come se il suo eroismo potesse entrare nell’arte, trasmettendosi col tocco. Una mostra di assoluto prestigio suggellata dalla presenza di ben quattro decorati – su cinque viventi – con la Medaglia d’Oro al Valor Militare d’Italia, massima onorificenza militare – oltre al gen. Aiosa e alla Del Din, c’erano anche il ten. col. Gianfranco Paglia e il sergente Andrea Adorno.
Nell’anno del centenario della costituzione del Gruppo delle Medaglie d’Oro al Valor Militare d’Italia, dopo la vista del 12 aprile del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del Ministro della Difesa, questa mostra di Mario Vespasiani in corso fino al 31 gennaio 2024 nella sede del MOVM conferma l’alta vocazione dell’istituzione e il lavoro encomiabile del presidente Aiosa nella diffusione dei valori più alti dell’identità italiana.
comunicato stampa