Servadio: “Necessario rendere il Sistema sanitario più trasversale e considerare sempre la condotta di un professionista, professionale e morale”
Roma – ‘La responsabilità deontologica del professionista sanitario: l’Ordine e gli interventi disciplinari di competenza’: è il titolo del convegno organizzato lo scorso 2 Dicembre al Centro Congressi Terme Pompeo di Ferentino dall’Ordine dei tecnici sanitari di radiologica medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione (TSRM e PSTRP) di Frosinone.
Al centro dei lavori le problematiche relative ai procedimenti disciplinari che gli Ordini e le Commissioni d’Albo sono tenuti ad attivare nei confronti dei propri iscritti nei casi in cui si contravvenga al decoro professionale e al codice deontologico.
Essendo il mondo della Fisioterapia e della riabilitazione uno dei pilastri fondamentali del sistema salute, non può non operare all’interno di quel sistema di comportamenti deontologici e del rispetto di quei principi etici universalmente riconosciuti. La deontologia si completa nei principi dell’etica e della morale, al fine di dare un contributo giuridico a tutti quei comportamenti professionali rispondenti alle regole deontologiche che disciplinano la pratica clinica, fornendo costantemente un quadro chiaro dei valori, delle responsabilità e degli standard professionali che i fisioterapisti devono seguire nell’assistenza e cura delle persone. La relazione terapeutica è al centro della pratica fisioterapica, fondata sull’empatia, la riservatezza e il rispetto della dignità del paziente. Il codice deontologico sottolinea l’importanza della competenza professionale, dell’aggiornamento costante e della pratica basata sull’evidenza per garantire il miglioramento della salute dei pazienti.
“Il quadro descritto – ha sottolineato la Presidente di OFI LAZIO – caratterizza il mondo delle professioni sanitarie chiamate costantemente a esplicitare e meglio regolamentare i contenuti della propria pratica clinica. Credo altresì che sia necessario considerare sempre la condotta di un professionista, professionale e morale, non dimenticando di considerare i professionisti sanitari come un valore per il nostro Servizio sanitario nazionale.
I professionisti del nostro sistema sanitario sono persone e se partiamo dal concetto di persona e di valori, ecco che la condotta morale è assolutamente fondamentale, in un periodo storico in cui viene riconosciuta dai più esperti una crisi profonda”.
A Ferentino si è poi parlato anche di trasferimento di competenze e di conoscenze tra professionisti sanitari, tema quanto mai attuale in questo momento storico per la sanità del nostro Paese. “Bisogna rendere le competenze dei professionisti sanitari più trasversali ha detto la Presidente dell’Ordine dei Fisioterapisti del Lazio- per rendere il nostro sistema salute, oggi in difficoltà, maggiormente flessibile e permeabile alla sua innovazione.
Attenzione però ad assumere tutti un atteggiamento responsabile- ha sottolineato Servadio- perchè se è relativamente semplice trasferire nelle persone delle conoscenze, non è altrettanto facile fare in modo che le persone applichino quanto appreso in un processo di trasferimento di competenze. È necessario quindi ripartire dai profili professionali ricostruendo i percorsi formativi delle professioni sanitarie all’interno di un sistema di garanzia in grado di salvaguardare la sicurezza dei cittadini e abbandonando, se necessario, quel professionalismo che caratterizza tutte le professioni sanitarie”.