(DIRE) Roma, 20 nov. – Sinner e la sua finale delle Atp Finals su Rai Uno hanno prodotto un “botto” di ascolti. Il match con Djokovic è stato guardato da 5.493.000 di persone ed ha totalizzato uno share del 29,5%. Sky Sport non ha ancora comunicato i suoi dati, ma Sinner-Djokovic è già la partita di tennis più vista della storia in Italia. Novak Djokovic non è uno che perde due volte dallo stesso avversario in 4 giorni. Non è uno che perde, punto e basta. Un concetto che Sinner, come tutto il tennis degli ultimi venti anni, conosce a memoria. Ma non è un cliché.
E’ un dato di fatto scandito, appunto, dai dati. L’analisi – quasi autoptica – della sconfitta dell’azzurro nella finale delle Finals di Torino dice esattamente questo: Djokovic non è una statua di superiorità indeformabile. E’ anzi un mutaforma implacabile. E con Sinner ha fatto un capolavoro tattico: ha totalmente stravolto il progetto, in funzione della sconfitta nel girone, e l’ha battuto col dritto. Lo spiega molto Craig O’Shannessy, l’ex coach di Kevin Anderson considerato il guru dell’analisi statistica del tennis. Djokovic ha giocato 101 dritti, con tre vincenti, 11 errori e 22 provocati da Sinner. I rovesci sono stati 76, con un vincente, 8 errori e 10 provocati da Sinner. Per portarsi in vantaggio 3-1, 15-0 al servizio, Djokovic ha giocato 19 colpi di dritto e commesso un solo errore. La velocità media del dritto da fondo campo di Djokovic è stata di 138 km orari, quella di Sinner 119.
“Sinner- spiega O’Shannessy- ha trascorso la maggior parte del tempo a difendersi con il diritto in corsa. La loro prestazione da fondo campo nel set di apertura non avrebbe potuto essere più diversa. Djokovic ha vinto da fondo il 65% dei punti, Sinner il 33%. Ha messo a segno 17 dritti in corsa senza mai sbagliarne uno. Ha tolto il servizio a zero a Sinner nel game di apertura del secondo set giocando 11 dritti. È stato il game nel quale Sinner ha commesso tre errori col dritto e uno col rovescio, tutti nati dal dritto di Djokovic”. Inoltre ha bloccato le variazioni dell’altoatesino: ha provato ad avventurarsi a rete qualche volta, ma anche lì è stato fermato, ha vinto solo tre punti su otto”. Non solo, come ha detto a Radio anch’io sport Massimo Sartori, Djokovic entra in forma a torneo in corsa arrivando in finale sempre al meglio, ma impressiona sempre per i suoi movimenti- conclude O’Shannessy- per la sua tecnica e il suo atteggiamento da guerriero. Con questa vittoria ha messo al primo posto la sua capacità tattica”. (Red/ Dire) 12:06 20-11-23