Manovra. UBP: rischi per 2024, PNRR centrale per la crescita

(DIRE) Roma, 14 nov. – Le previsioni macroeconomiche “sono ancora accettabili per il 2023 mentre sono decisamente aumentati i rischi al ribasso per l’anno prossimo”. E’ quanto emerge dall’audizione dell’Upb sulla manovra. “Gli obiettivi di crescita del governo per il 2024 sono raggiungibili, ma solo sotto l’ipotesi che si rafforzi consistentemente la domanda estera e che avanzino speditamente i progetti del Pnrr”, sottolinea l’Ufficio parlamentare di bilancio. Sullo sfondo, “si fanno più evidenti le criticità legate all’integrale utilizzo dei fondi del Piano, affiancate dai rischi di natura esterna. Il Pnrr ha un ruolo centrale per il sostegno dell’economia e la sua attuazione non può ammettere rinvii”. Secondo stime dell’Upb, “il pieno avanzamento dei progetti del Pnrr fornirebbe uno stimolo all’attività economica che, se pur appena inferiori rispetto a quello prefigurato dal Mef, è determinante per lo sviluppo nel prossimo biennio”.

Alla luce delle oggettive condizioni di incertezza e instabilità dello scenario, spiega la presidente Lilia Cavallari, “combinate con il peso del debito e la debole dinamica del Pil nel nostro paese, i già forti vincoli di bilancio si fanno più stringenti”. Sebbene l’impatto della manovra sia “coerente con gli obiettivi programmatici stabiliti nella Nadef, ogni rallentamento sulla strada obbligata di riduzione del debito rischia di comprimere ulteriormente i margini di manovra per affrontare condizioni sfavorevoli, quali shock inattesi o rallentamenti della crescita. In una situazione soggetta a rischi di natura interna e soprattutto internazionale, la manovra appare improntata a un’ottica di breve periodo, con interventi temporanei e frammentati”, conclude. (Red/ Dire) 10:08 14-11-23

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