Arrestate in Spagna e Italia 78 persone coinvolte nel traffico di cannabis su larga scala

La rete criminale è collegata a oltre sei tonnellate di spedizioni intercettate di cannabis e hashish

Europol ha sostenuto la Guardia di Finanza italiana (Guardia di Finanza) e la Polizia regionale catalana spagnola (Mossos d’Esquadra) nello smantellamento di una vasta rete criminale dietro diverse tonnellate di cannabis trafficate nell’UE. L’indagine, sostenuta anche da Eurojust, ha inferto un duro colpo alla rete di riciclaggio di denaro che riciclava i proventi illeciti.

La giornata di azione del 17 ottobre ha portato a:

  • 78 arresti (58 in Italia e 20 in Spagna)
  • 25 perquisizioni domiciliari (89 in Italia e 25 in Spagna)
  • Sequestri di circa 350 kg di cannabis (327 di hashish e 33 kg di marijuana), armi, apparecchiature elettroniche, documenti e beni per un valore di 845.000 euro

La rete criminale aveva già subito un duro colpo nel novembre 2022, quando Europol sostenne un’azione coordinata che portò all’arresto di 36 sospettati di nazionalità albanese, italiana e spagnola in Italia. Le autorità olandesi e spagnole hanno arrestato altri sei sospettati attraverso l’esecuzione di mandati di arresto europei.

Solo tra il 2019 e il 2021, le forze dell’ordine in Italia e Spagna hanno sequestrato più di sei tonnellate di cannabis e hashish, nonché ricariche per sigarette elettroniche a base di cannabinoidi. Le indagini penali sono state avviate nel 2019 in Italia e nel 2022 in Spagna, mentre i collegamenti sono stati stabiliti man mano che le indagini e la cooperazione internazionale procedevano. Si è scoperto che gli indagati avevano reso possibile la logistica del traffico utilizzando le piattaforme di comunicazione crittografate Sky ECC ed Encrochat.

Cittadini marocchini residenti in Spagna hanno organizzato le consegne dei farmaci in Spagna e la loro successiva spedizione a diversi distributori in Italia. Vari attori hanno facilitato l’intero processo logistico e di fornitura della rete: dalla raccolta, stoccaggio, trasporto e distribuzione della cannabis alle attività di pagamento e riciclaggio di denaro.

 I pagamenti per le spedizioni di droga sono stati organizzati tramite un sistema bancario informale simile a Hawala noto come Fei-ch’ien. Questo sistema bancario sotterraneo è gestito principalmente da cittadini cinesi e consente il trasferimento di contanti da un paese all’altro attraverso una rete di uffici fidati.

 Il denaro non viene inviato fisicamente, bensì gli uffici si compensano a vicenda. Le indagini hanno portato alla luce due reti separate, una dedita al traffico di droga e l’altra al riciclaggio di denaro. Sebbene diverse, le reti sono collegate attraverso i loro leader. Le indagini finanziarie e di recupero dei beni sono ancora in corso.

comunicato stampa Europol 

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