Mercoledì 11 ottobre, il Consiglio d’Istituto dell’I.C. Galilei-Pascoli protesterà pubblicamente contro il rischio di accorpamento paventato dalla Città Metropolitana in contraddizione con la delibera di segno positivo già approvata dal Comune di Reggio Calabria
I genitori dell’Istituto Comprensivo Galilei-Pascoli, storica scuola del centro di Reggio Calabria, non ci stanno a subire una eventuale decisione iniqua da parte della Città Metropolitana e per sventare il ventilato rischio di un accorpamento che distruggerebbe l’anima e il corpo organizzativo dell’istituto hanno deciso di far sentire la loro voce e manifestare pubblicamente in difesa della loro scuola. Il prossimo mercoledì 11 ottobre infatti si riuniranno a Piazza De Nava e alle ore 9:00 partiranno in corteo attraversando il Corso Garibaldi fino a raggiungere Piazza Italia dove protesteranno davanti alla sede della Città Metropolitana.
La recente delibera della Giunta Comunale ha già sposato le istanze del Galilei-Pascoli, peraltro previste dalla normativa, riconoscendo la specificità di questo particolare istituto che oltre ad essere dotato di una sezione ospedaliera che si occupa anche dell’istruzione bambini malati oncologici, è scuola capofila per il coordinamento in tutto l’ambito provinciale dell’assistenza scolastica domiciliare per i minori malati. Peraltro, il Comune che si è già espresso positivamente, è per legge, l’unico ente a poter decidere le sorti delle scuole di primo ciclo, quale è appunto l’I.C. Galilei-Pascoli.
Da alcune indiscrezioni si è però venuto a sapere che nella bozza di proposta anticipata ai sindacati nell’incontro dello scorso 2 ottobre e che dovrebbe essere approvata nella prossima riunione del 14 ottobre giusto in tempo per essere inviata alla Regione Calabria (che è il decisore finale) entro il 15 ottobre, che la Città Metropolitana ha intenzione, in maniera del tutto irragionevole e assolutamente irrispettosa della normativa vigente, di contraddire la delibera comunale e pur non avendone le specifiche competenze (che infatti riguardano solo gli istituti superiori) vorrebbe decidere di accorpare il nostro istituto ad un’altra scuola che, peraltro, è già in condizione di restare autonoma per via del suo numero di studenti.
Tutto ciò non appare soltanto al di fuori di ogni logica normativa (la competenza per il Galilei-Pascoli così come per tutte le scuole medie ed elementari – lo ricordiamo – è esclusivamente comunale e non della MetroCity), violerebbe le linee guida emanate dalla Regione Calabria e fatte proprie dall’ente provinciale e come se non bastasse sconfesserebbe pubblicamente l’interpretazione e l’operato della giunta comunale (espressione delle stesse parti politiche) ed in particolare del sindaco f.f. Paolo Brunetti e dell’assessore all’istruzione Lucia Anita Nucera.
Quali possano essere le ragioni di questo eventuale voltafaccia non sono ufficialmente note ma, pasolianamente, possono essere facilmente intuite e già si vocifera infatti del “salvataggio” improprio di altre scuole, molto “vicine” ad alcuni esponenti del Consiglio Metropolitano, le quali pur non avendo ne’ i requisiti numerici in termini di popolazione studentesca ne’ particolari peculiarità previste per legge verrebbero incredibilmente esonerate dall’accorpamento a scapito di scuole come il Galilei Pascoli che, oltre ad avere solide radici nel tessuto del centro storico cittadino, possiede invece le già citate specificità della “Scuola in Ospedale” e del Coordinamento provinciale dell’assistenza scolastica domiciliare che, secondo la vigente normativa in materia di dimensionamento scolastico, consentono una deroga all’accorpamento e ne garantiscono l’autonomia.
È certo che se la Città Metropolitana concretizzasse quanto si sta da giorni apprendendo da voci di corridoio, ossia stravolgesse la decisione già presa dalla competente amministrazione comunale richiedendo l’accorpamento del Galilei-Pascoli non si produrrebbe solo un illecito nei confronti di tale scuola (che certamente ricorrerebbe innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale) ma sancirebbe di fatto una sorta di commissariamento della Giunta Comunale che si è già altrimenti espressa essendo l’unico soggetto istituzionale abilitato per legge a decidere sulle scuole del primo ciclo.
Il processo di “dimensionamento” che si andrebbe così impropriamente a configurare, senza tenere conto della normativa, farebbe si che il “Galilei-Pascoli”, una storica scuola di Reggio Calabria, da sempre fucina di innovazioni metodologiche e didattiche, costantemente aperta alle innovazioni, una scuola di alta qualità e di profonda inclusione, una scuola che ho a mio tempo frequentato e che adesso mi onoro di servire come Presidente del Consiglio d’Istituto, verrebbe accorpata ad uno o più istituti con storie e tradizioni differenti, diversamente configurati dal punto di vista didattico e organizzativo, perdendo di conseguenza autonomia e identità, invalidando così l’esplicita e ragionata scelta di indirizzo formativo precedentemente e consapevolmente espressa da noi genitori al momento dell’iscrizione, ledendo dunque il sacrosanto diritto alla libertà di scelta educativa previsto innanzitutto dall’art. 30 della Costituzione Italiana, nonché dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo del 1948 secondo cui i genitori “hanno diritto di priorità nella scelta di istruzione da impartire ai loro figli”, concetto poi riaffermato anche dalla Convenzione Europea del 1950, dall’Unesco nel 1966 ed infine dalla Comunità Europea nel 1984.
Tutto ciò però è ancora evitabile perché con un atto di grande intelligenza e responsabilità la Giunta Comunale si è già espressa a favore deliberando che le particolari caratteristiche didattiche e organizzative del Galilei-Pascoli (la Sezione Ospedaliera presso il GOM e il Coordinamento dell’assistenza scolastica domiciliare per tutta la provincia) consentono di applicare una deroga prevista dalla normativa e di impedirne l’accorpamento.
Tutto ciò è scritto nero su bianco nella delibera comunale inviata alla Città Metropolitana esclusivamente affinché la recepisca come previsto dalla legge sul dimensionamento e dalle relative linee guida e non la stravolga come pare si abbia intenzione di fare in spregio a qualsiasi norma di diritto.
Il nostro Consiglio di Istituto, forte del sostegno compatto degli studenti e delle loro famiglie non ha alcuna intenzione di lasciar passare impunito un eventuale atto amministrativo improprio ed illegittimo che non esitiamo a definire barbaro e di parte e per questo motivo, nella mattinata di mercoledì 11 ottobre saremo davanti alla sede della Città Metropolitana a protestare con forza per rivendicare quelli che sono i nostri diritti che rischiamo di vedere calpestati solo per meri interessi politici e di parte.
Noi non ci stiamo a fare da capro espiatorio: pretendiamo con la serena forza della ragione che nel prossimo Consiglio della Città Metropolitana calendarizzato per sabato 14 ottobre proprio per deliberare sul dimensionamento della rete scolastica per il prossimo anno scolastico 2024-2025, venga rispettata la legge e di conseguenza la delibera comunale che garantisce l’autonomia del Galilei-Pascoli venga recepita senza addurre pretesti o cavilli che possano comprometterne spirito ed efficacia.
Non vogliamo un trattamento di riguardo ma pretendiamo con la forza della ragione che il diritto costituzionale alla libertà di scelta educativa venga rispettato, che i diritti degli alunni ospedalizzati, di quelli in assistenza domiciliare e di quelli con BES vengano rispettati e che il volere di tante famiglie, assieme a quello della giunta Comunale che si è già espressa ed in particolare del Sindaco f.f. Brunetti e dell’assessore all’Istruzione Nucera venga tenuto nel dovuto conto.
Il Presidente del Consiglio d’Istituto del “Galilei-Pascoli” Giorgio Nordo
Comunicato Stampa