Sanità. Sardegna, confermato caso positività a West Nile in cornacchia grigia

Sensi (ASL di Sassari): nessun caso riscontrato nell’uomo

(DIRE) Roma, 17 Ago. – Il Centro di referenza nazionale per lo studio e l’accertamento delle malattie esotiche degli animali (Cesme) di Teramo conferma il caso di positività al virus della West Nile riscontrato negli scorsi giorni nell’agro di Valledoria, località Montisci Mannu, in provincia di Sassari, in un esemplare di cornacchia grigia. Il Dipartimento di prevenzione veterinaria della Asl sarda coordina le operazione di monitoraggio e sorveglianza, già attivate sin dalla prima fase di sospetto. In collaborazione con l’amministrazione provinciale e quelle comunali sono stati già avviati gli interventi di disinfestazione e rimozione dei focolai larvali e le attività larvicide nei focolai non rimovibili nel territorio. È stata inoltre avviata un’attività di sensibilizzazione perché è fondamentale che le persone che vivono o lavorano nell’area provinciale interessata adottino misure di protezione individuale e collaborino alle attività di rimozione dei focolai larvali e alla attività larvicide nei focolai non rimovibili nelle aree private.

Il dipartimento di prevenzione veterinaria della Asl di Sassari, guidato da Francesco Sgarangella, ha inoltre sensibilizzato gli allevatori di cavalli per la vaccinazione degli animali contro il virus West Nile, che in questi casi è fortemente consigliata a scopo preventivo. “Come Asl- spiega il direttore generale della Asl di Sassari, Flavio Sensi- il nostro Dipartimento di prevenzione, sia di area veterinaria che medica, sta monitorando attentamente la situazione, anche se al momento non sono stati riscontrati casi nell’uomo”. “In questa fase più che mai- aggiunge- chiediamo la massima collaborazione da parte degli allevatori. Così come previsto dal Piano nazionale di prevenzione delle arbovirosi è importante che vengano segnalati ai veterinari eventuali sintomi neurologici sospetti che dovessero presentarsi nei cavalli”. Il cavallo, come l’uomo, è infatti un ‘ospite a fondo cieco’, informano dal Dipartimento di prevenzione area veterinaria, e non è in grado di trasmettere la malattia agli altri animali. La vaccinazione si rende necessaria per proteggere l’animale affinchè abbia una adeguata risposta immunitaria qualora dovessero incontrare la malattia. (Fde/Dire) 15:25 17-08-23

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