Parigi 2024. Paralimpiadi, IPC: per transgender ogni sport decida per sé

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Parsons: ci saranno criteri diversi, monitoriamo situazione

(DIRE) Roma, 17 Lug. – Saranno i singoli sport a decidere i criteri di partecipazione delle atlete transgender agli eventi femminili dei Giochi Paralimpici di Parigi del prossimo anno. Lo ha deciso il Comitato Paralimpico Internazionale. L’italiana Valentina Petrillo è diventata la prima atleta apertamente transgender a vincere una medaglia a un evento mondiale di atletica paralimpica la scorsa settimana nei 400 metri T12 femminili e si è anche qualificata per la finale dei 200 metri T12. Petrillo, 49 anni, è nata con una disabilità visiva ed è idonea per la competizione World Para Athletics in base alla regola che consente alle donne transgender di competere purché siano legalmente riconosciute come donne. Ma la maggior parte dei principali organi di governo dello sport ora ha linee guida specifiche per quanto riguarda i limiti di testosterone o, come avviene nell’atletica internazionale, nel nuoto e nel ciclismo, hanno scelto di bandire completamente le donne transgender se hanno superato la pubertà maschile.

Foto di @Wokandapix by Pixabay

“Dal punto di vista dell’IPC, abbiamo permesso agli sport individuali di stabilire le proprie regole in termini di transgender”, ha detto alla BBC il presidente Andrew Parsons. “Quindi queste regole possono essere diverse da sport a sport. Alcuni stanno arrivando con posizioni diverse sulle transgender, quindi non sono sorpreso dalle ripercussioni. Abbiamo sempre saputo che non era una questione di se, è una questione di quando. Tuttavia, stiamo monitorando ciò che sta accadendo nel mondo dello sport in generale. La scienza deve essere il principio guida. La popolazione transgender sta crescendo. Dobbiamo assicurarci di offrire loro opportunità sportive, ma anche proteggere le atlete”. (Red/ Dire) 13:41 17-07-23

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