Tutti spiati e spiabili

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Si allarga a macchia d’olio lo scandalo Datagate e coinvolge anche il vecchio continente, Italia inclusa. Sono le rivelazioni di Wayne Madsen ex luogotente della marina statunitense a svelare nuovi inquietanti risvolti della spy-story per la quale abbiamo scoperto (anche se lo si sospettava da tempo) di essere tutti spiati o “spiabili”. Secondo le ultime indiscrezioni, infatti le comunicazioni dei paesi europei avute nel Justus Lipsius, il palazzo che ospita il Consiglio Ue e i rappresentanti dei leader europei, venivano stabilmente intercettate dall’ NSA. Stupore e irritazione ai vertici europei che ammettono la possibilità di un incrinarsi dei rapporti con gli USA. Questo sdegno delle istituzioni del vecchio continente sembrerebbe però solo un “sentimento di facciata” che nasconderebbe invece un accordo post-bellico per il quale molti paesi europei (Francia,Italia,Olanda,Gran Bretagna,Germania) invierebbero qualsiasi dato se richiesto all’intelligece americana nel rispetto di un programma internazionale dal nome Tat-14, (un sistema via cavo di telecomunicazioni che consente agli Stati Uniti di intercettare milioni di dati, email, storia di accesso a internet degli utenti nonché le telefonate). In conclusione, se le affermazioni di Wayne Madsen che confermano in buona parte quanto già rivelato da Edward Snowden i nostri governi non solo sapevano ma collaboravano scientemente alla diffusione dei dati personali degli utenti.

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About the Author: Fabrizio Pace

Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.