(DIRE) Roma, 23 Giu. – Scrivere un CV è un’arte, in cui conta l’abilità di mettere subito in luce le caratteristiche professionali che meglio ci rappresentano. Sia quando si risponde a un’offerta di lavoro, sia soprattutto quando si decide di inserire il proprio cv online, cogliendo così l’opportunità di essere sempre rintracciabili dalle aziende che preferiscono cercare proattivamente le persone giuste sulla base di caratteristiche chiave per loro.
Quali sono però i punti focali che più di altri intercettano l’attenzione dei selezionatori? Come fa un’azienda a cercare il suo talento tra tutti quelli iscritti sulla piattaforma online? Per rispondere a questi quesiti, InfoJobs, la piattaforma leader in Italia per la ricerca di lavoro online, ha deciso di analizzare il comportamento delle oltre 5.000 aziende attive in piattaforma, di cui nel primo trimestre del 2023, quasi 3.500 hanno cercato un talento sulla job board.
Un dato in crescita del +14% rispetto allo stesso periodo del 2022, che unito alle oltre 800.000 ricerche effettuate in piattaforma, conferma l’utilità e l’efficacia degli strumenti online per il dialogo fra aziende e candidati.
Come inizia il percorso di ricerca per il candidato perfetto e quali sono pertanto le informazioni imprescindibili da inserire in un curriculum per superare il “rumore di fondo” e far sì che si concretizzi la possibilità di accedere a un colloquio?
Ecco la top 5 degli elementi principali osservati dalle aziende attive su InfoJobs:
1 – Provincia: nonostante la crescita del lavoro ibrido, valido per molte professioni, ma non per tutte, la collocazione geografica è ancora oggi fondamentale. Le aziende partono proprio dalla prossimità del candidato rispetto alla sede aziendale per cercare il loro talento da inserire in organico. Il dato serve alle aziende per capire, inoltre, la disponibilità magari a lavorare nelle province adiacenti il domicilio del candidato o ancora per gestire meglio le proprie risorse sul territorio e valutare eventuali trasferimenti o opportunità in filiali.
2 – Età: il secondo elemento focus della ricerca da parte delle aziende è l’età, che non è una barriera. Su InfoJobs, nel pieno rispetto della legge italiana, le aziende selezionano prevalentemente l’ampia fascia dai 18 ai 66 anni. Ogni età porta con sé caratteristiche da valorizzare, dall’esperienza di chi ha molti anni di professione alle spalle, a chi si sta affacciando per la prima volta al mondo del lavoro. Il suggerimento è quello di non lasciarsi mai scoraggiare dal passare del tempo, ogni risorsa è principalmente una persona e finché sostenibile si può sempre provare a cercare una nuova opportunità lavorativa.
3 – Professione: una volta stabiliti i confini in termini geografici e di età, le aziende proseguono nella ricerca del talento cercando tra le professioni.
Per fare ciò si avvalgono di parole chiave che identificano la professione nello specifico, questa la top 10:
1. Operaio;
2. Elettricista;
3. Contabile;
4. Magazziniere;
5. Commerciale;
6. Meccanico;
7. Saldatore;
8. Agente;
9. Addetto alle pulizie;
10. Manutentore.
Indicare bene, quindi, ruoli e professioni facilita l’esser trovati dall’azienda, il suggerimento è di utilizzare anche i sinonimi delle classiche professioni, sappiamo ormai tutti che ad esempio “commesso/a” può avere diversi appellativi, come sales assistant o addetto/a vendite.
Infine: 4 – Categoria professionale: e quando magari si pensa a più professioni o in generale ad un nuovo ruolo da inserire in un ramo in particolare, l’azienda mira ad osservare la categoria professionale di provenienza del candidato, basandosi soprattutto sulle ultime esperienze professionali o aspirazioni inserite nel CV.
Questa la top 5 delle categorie professionali dove si concentrano la maggior parte delle ricerche:
1. Operai, Produzione, Qualità;
2. Amministrazione, Contabilità, Segreteria;
3. Edilizia, Immobiliare;
4. Vendite;
5. Pubblica Amministrazione;
6. Arti grafiche, Design;
7. Ingegneria;
8. Informatica, IT e Telecomunicazioni;
9. Acquisti, logistica, magazzino;
10. Finanza, banche e credito.
Anche se fuori dalla top 10, sono molto ricercate le categorie: Commercio, Gdo, Retail (11° posto) e Turismo e Ristorazione (13°posto).
5 – Titolo di studio: infine, ma non di minore importanza è l’area di studio a incuriosire l’azienda. Le aziende, infatti, prestano attenzione a questa sezione per capire fin da subito i margini di crescita professionale all’interno dell’azienda e quale ruolo possa essere di maggior interesse per il candidato in esame.
Le competenze acquisite in anni di studio possono trovare corrispondenza nelle mansioni lavorative e/o supportare e incentivare la formazione su uno specifico ambito. Mai sottovalutarle. (Com/Red/ Dire) 05:12 23-06-23