25 giugno – ”Dopo oltre 28mila firme raccolte in tutta Italia e quasi tre anni di azioni e mobilitazioni dal nord al sud del paese finalmente è stato posto un freno allo strapotere di Equitalia stabilendo l’impignorabilità della prima casa e dei beni strumentali delle imprese e riconoscendo così un principio di giustizia che non poteva continuare a essere ignorato”. Lo afferma in una nota CasaPound Italia. ”E’ un successo che rivendichiamo – aggiunge Cpi – come il coronamento di una lotta che ci ha visti in prima linea da subito, al fianco di tanti cittadini esasperati da un sistema totalmente iniquo che hanno scelto di appoggiare la nostra proposta di legge a prescindere dal loro colore politico. Una battaglia di libertà e di equità sociale, che ha visto accodarsi alle nostre iniziative anche altri movimenti, associazioni, e, magari complice la campagna elettorale, partiti politici, che ora rivendicano il ‘successo’ ottenuto ma che che quando noi abbiamo iniziato la campagna contro Equitalia nemmeno esistevano. Ed è la dimostrazione che le battaglie giuste si possono vincere anche quando non si è maggioranza, perché è sulla proposta che si raccoglie il consenso e si costruisce un’opposizione reale, nel paese, prima ancora che in Parlamento”.