Magarò: “La politica ascolti i deboli!”

politica“Sensibilizziamo il Parlamento a legiferare,è una battaglia giusta che le Istituzioni devono fare”-dice-il consigliere regionale Salvatore Magarò nel suo discorso di apertura alla conferenza stampa indetta stamane nell’Aula “Giuditta Levato” di Palazzo Campanella. Il consigliere, presidente anche della commissione consiliare contro la ‘Ndrangheta, ha voluto, insieme ad Antonio Mirijello, presidente dell’ENS Calabria (Ente Nazionale Sordi)convocare i giornalisti per annunciare tutto un pacchetto di proposte legislative da lui avanzate,”dirette a garantire la piena affermazione dei diritti delle persone con handicap all’udito”. Presenti alla conferenza anche Daniele Lettieri, collaboratore ENS e gli assessori Antonio Galante Maria e Antonino Cotrupi. Salvatore Magarò propone”un approccio di sistema che,partendo dalle carenze normative e dalle difficoltà riscontrate e denunciate,affronti e superi le tante barriere che si frappongono ad una piena ed effettiva tutela delle persone sorde”. Quattro nello specifico  le questioni avanzate dal consigliere che necessitano di intervento legislativo .In primis vi è il riconoscimento nella lingua italiana del linguaggio dei segni,riconoscimento ancora non ottenuto in Italia,che consentirebbe ai non udenti  l’uguaglianza prevista  dalla Costituzione,dunque un migliore inserimento nella società .La seconda questione “che sarà oggetto di un mio emendamento alla legge di Bilancio”dice-Magarò-riguarderà il reperimento delle risorse necessarie a garantire le agevolazioni tariffarie per il trasporto pubblico locale gratuito,già previste  dalla legge ma inattuate . Altra questione,di notevole interesse è l’aggiornamento delle voci del nomenclatore del tariffario regionale,che riguardano le protesi e tutti gli aiuti necessari,ormai desueto .L’Italia è il penultimo paese al mondo per il progresso tecnologico,urge un nuovo strumento che nei limiti di una spesa contenuta possa essere all’avanguardia .L’ultima questione è la modifica alla Legge 28 del 1975 per equiparare,a livello normativo,gli audiolesi ai ciechi,soprattutto per la corresponsione dei contributi regionali,al fine di garantire la piena parità di trattamento. Il consigliere si è soffermato anche sull’aspetto prevenzione rispetto a questa categoria di disabili. “La tecnologia e la ricerca devono rendere possibile uno screening sulla popolazione al fine di diminuire i rischi”- dice Magarò – “pensiamo al fatto che sono affetti da questa disabilità circa 60.000  italiani e circa 3000 sono solo i calabresi.” Secondarie ma non per questo meno importanti sono la problematica lavorativa che vede la necessità di una lista di collocamento a sé,l’integrazione  scolastica non garantita per mancanza di fondi,una maggiore flessibilità nella creazione della  strumentazione  tecnologica.”Abbiamo iniziato un percorso,sarò molto determinato nel portarlo avanti”- dice -Magarò nel suo discorso conclusivo,”non posso dare certezza ma assicuro impegno da parte mia nel sottoporre questo progetto di legge nazionale elaborato dall’Ens all’approvazione del Consiglio regionale per la successiva trasmissione alle Camere.”

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