(DIRE) Roma, 28 Mag. – “Era il 1953 e da allora sono cambiate tante cose, com’è forse inevitabile: i costumi, il linguaggio, le tecnologie, il contesto interno e internazionale, perfino i sogni e desideri delle persone; una cosa, però, non è mai cambiata, assumendo così il valore di una certezza: l’affetto degli italiani per i Bersaglieri, per quei loro concittadini che, sotto le piume di gallo cedrone, corrono a Difesa dell’Italia ovunque lo richiedano le circostanze, oggi come sempre”.
Lo dice il ministro della Difesa, Guido Crosetto. “Non deve sorprendere. È impossibile dimenticare, infatti, che il Corpo dei Bersaglieri intreccia la propria storia con quella della Nazione stessa, con il suo cammino verso l’Unità, con la sua nascita come Stato”, ricorda il ministro.
“I Bersaglieri portano sulle proprie spalle quasi due secoli di tradizione e si sono e resi protagonisti di avvenimenti che, per importanza e impatto sull’immaginario, mettono radici quasi nel mito”. “Ne cito uno, tra i molti: la breccia di Porta Pia e la conseguente unificazione di Roma al resto del Paese; e non occorre che mi soffermi sull’importanza della Città Eterna per la storia e la cultura d’Italia: il suo nome coincide con le origini stesse della nostra identità di popolo”, continua.
“Le imprese dei Bersaglieri corrispondono quindi a ricordi, memorie, che danno continuità a principi basilari, sanciti dalla nostra Costituzione, come appunto l’unità del Paese; chiamano in causa valori che l’Associazione Nazionale Bersaglieri porta avanti, con costanza e attenzione, da 70 anni a questa parte. Ed è un compito importante, di cui gli Associati, per primi, devono sentirsi orgogliosi.
Ecco perché il 70° Raduno Nazionale dell’Associazione Nazionale Bersaglieri è una tappa importante non solo per chi fa parte della grande famiglia dell’Associazione, o del glorioso Corpo dei Bersaglieri, ma per la Nazione per intero”, conclude. (Lum/ Dire) 12:38 28-05-23