Alluvione. Emilia-Romagna, maxi operazione salva-lavoro da 900 milioni

Platea da 300.000 addetti; “nemmeno un’azienda deve chiudere”

(DIRE) Bologna, 27 Mag. – Cassa integrazione d’emergenza fino a 90 giorni, una tantum per i lavoratori autonomi, sospensione dei versamenti fiscali e contributivi. Una maxi-operazione che potrebbe interessare potenzialmente fino a 300.000 lavoratori, con l’obiettivo di “non chiudere neanche un’azienda”. Così il ministro del Lavoro, Marina Calderone, e l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla, hanno presentato oggi in Regione le misure destinate a sostenere lavoratori e imprese colpite dall’alluvione dei giorni scorsi. Sui due miliardi di euro destinati dal Governo all’Emilia-Romagna, 900 milioni serviranno a “mettere in protezione il lavoro”, spiega la ministra: 600 milioni sono per i lavoratori dipendenti, 300 per coprire gli autonomi.

“La cifra è ampiamente capiente- assicura Calderone- abbiamo fatto valutazioni vicine al 100% della platea. Non le considero stime al ribasso, ma se sarà necessario interverremo ancora”. Considerando tutte le filiere dell’intero territorio, spiega Colla, “abbiamo un range potenziale di 300.000 lavoratori, ma lo vedremo quando ci saranno le domande”. Solo per il settore agricolo, si parla di 40.000 persone. “Dobbiamo tenere le competenze attaccate alle imprese- afferma l’assessore- senza gli ammortizzatori le persone trovano altre soluzioni. E se vanno via, le perdiamo”. Per questo, ribadisce Colla, “ci stiamo muovendo per la riapertura delle imprese e per non perdere quelle competenze. E’ la condizione per guardare al mantenimento di quelle filiere”.

Della stessa idea è il ministro. “Il nostro obiettivo è avere uno strumento molto veloce, perchè veloci devono essere le risposte che dobbiamo dare alle persone e alle imprese colpite- afferma Calderone- hanno bisogno di certezze, e noi non possiamo permetterci di perdere neanche un’azienda: in Emilia-Romagna, ma anche in Toscana e nelle Marche. Dobbiamo proteggere le quote di mercato acquisite dalle nostre aziende. E’ importante ripartire e farlo nei tempi giusti, con strumenti fluidi”. Il decreto prevede la copertura dei lavoratori dall’1 maggio al 31 agosto, compresi gli stagionali in agricoltura che non hanno ancora preso servizio e coloro che vivono e lavorano in due Comuni diversi ma non si possono spostare a causa delle strade interrotte per danni, frane e allagamenti.

La cassa integrazione in deroga è prevista per tutti i dipendenti fino a 90 giorni (misura coperta fino a 580 milioni di euro) ed è “un ammortizzatore unico per le imprese di tutti i settori- spiega Calderone- ci sarà una sola modalità di richiesta, più veloce e snella possibile. Ridurremo al massimo i documenti necessari”. Per i lavoratori autonomi costretti a interrompere l’attività è invece prevista una misura una tantum fino a 3.000 euro (con copertura fino a circa 250 milioni di euro). La cig, aggiunge la ministra, “non va a incidere sul plafond” di altri interventi con ammortizzatori sociali. “Ci saranno settori che possono ripartire prima e altri che avranno più difficoltà- afferma ancora Calderone- da questo primo decreto emergenziale innesteremo poi ulteriori provvedimenti”. L’elenco dei Comuni per i quali saranno valide queste misure “discende dalle ordinanze di Protezione civile”, anche per i territori interessati dall’alluvione di Marche e Toscana. (San/ Dire) 14:41 27-05-23

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