Peskov: “costretti” ad operazione in Ucraina

Il portavoce del governo russo, Peskov, in un’intervista televisiva ha attaccato l’Occidente riguardo le sue responsabilità in questo conflitto. Secondo l’uomo del Cremlino sarebbe infatti colpa dei paesi nato se la Russia ha iniziato la sua “Operazione Speciale” contro l’Ucraina.

I Paesi occidentali hanno fatto molte cose cattive e hanno fatto molti errori e quindi hanno costretto la Russia a iniziare la sua operazione speciale (…) L’Occidente ci ha “ingannato dopo il crollo dell’Urss e ha organizzato sei ondate di espansione della NATO (…) la Russia è uno Stato troppo grande per essere trattato così e troppo forte per arrendersi” . (Cit. RAITv)

Quindi Peskov ha tuonato anche contro la Corte dell’Aia che a suo dire è un burattino nelle mani dei paesi occidentali. Le dichiarazioni del portavoce del governo russo non sono sicuramente di carattere distensivo e non lasciano prevedere nulla di buono.

Nulla sembra far pensare più ad una situazione diplomatica per ristabilire la pace ma prima ancora il cessate il fuoco in un paese in molte zone ormai devastato dai bombardamenti e che piange oltre 100.000 morti.

Silv Bott

banner

Recommended For You

About the Author: Redazione ilMetropolitano

Il Quotidiano d’Approfondimento on line Il Metropolitano.it nasce nell’Ottobre del 2010 a Reggio Calabria, città in cui ha la propria sede, dal progetto di un gruppo di amici che vogliono creare una nuova realtà di informazione