La presidente della terza commissione: «La proposta di legge propone di dotare la Regione di una regolamentazione del mercato del lavoro e delle politiche attive aggiornate alle più recenti disposizioni statali»
REGGIO CALABRIA La terza commissione regionale Sanità, Attività sociali, culturali e formative presieduta dal consigliere regionale di Forza Italia, Pasqualina Straface, nella seduta di oggi ha esaminato in prima lettura la proposta di legge “Norme per il mercato del lavoro, le politiche attive e l’apprendimento permanente”.
Nel corso dei lavori a cui hanno preso parte l’assessore regionale alle Politiche per il lavoro e formazione professionale, Giovanni Calabrese, il dirigente del Dipartimento regionale Lavoro, Formazione e politiche sociali Roberto Cosentino, sono state audite le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil, Cisal e Ugl, invitate per offrire un contributo al processo di riforma in atto, che hanno riconosciuto e plaudito al metodo di lavoro della commissione stessa di fronte ad un tema così importante qual è il mondo del lavoro.
Le sigle sindacali hanno consegnato alla commissione un documento condiviso posto agli atti che sarà preso in considerazione per arricchire il disegno di legge.«La proposta di legge – ha dichiarato la presidente Straface a margine dei lavori di commissione – propone di dotare la Regione Calabria di una regolamentazione del mercato del lavoro e delle politiche attive aggiornate alle più recenti disposizioni statali, andando a revisionare una legge risalente al 2001.
Questo progetto normativo si compone di 34 articoli e vuole disciplinare il sistema delle politiche del lavoro, della formazione, dell’apprendimento permanente, del sostegno all’autoimpiego ed il relativo quadro degli interventi degli strumenti di programmazione e attuazione. La proposta evidenzia le diverse articolazioni delle competenze nazionali e regionali ed è frutto di un percorso condiviso tra l’Assessorato al lavoro, il Dipartimento “Lavoro e Welfare” e le organizzazioni sindacali. Nell’era digitale – ha spiegato ancora Pasqualina Straface – i centri per l’impiego dovrebbero operare come delle App al servizio degli imprenditori.
Il nostro sistema del lavoro deve poter incrociare domanda ed offerta ed è per questo che diventa importante la riforma fortemente voluta dal presidente della Regione, Roberto Occhiuto».
«Il fondamento dell’intervento normativo è rappresentato – ha sottolineato ancora la presidente della terza commissione regionale – dall’istituzione dell’Agenzia regionale per le politiche attive e i servizi per l’impiego (ARPAL Calabria), un ente tecnico-operativo strumentale della Regione, che nasce dalla trasformazione di Azienda Calabria Lavoro. L’obiettivo di Arpal è quello di governare tutti i processi che riguardano le politiche attive del lavoro, e di svolgere la fondamentale funzione di supporto alla Regione e all’attività dei centri per l’impiego. La trasformazione di Calabria Lavoro in Arpal offre un assetto ancora più forte ad un contenitore che vede nella nuova formulazione uno strumento per l’attuazione delle politiche attive. Vengono rafforzate le funzioni di Calabria Lavoro ed inserite di nuove.
Tra queste il supporto ai percorsi di certificazione delle qualifiche e delle competenze ed un più incisivo presidio del sistema informativo del lavoro, ovvero il supporto informatico dei servizi erogati dai Centri per l’Impiego. Arpal assumerà anche la nuova funzione di formare e selezionare il personale della Giunta regionale e degli enti sub-regionali. In questo percorso Azienda Calabria non sarà posta in liquidazione proprio in virtù della trasformazione in atto – ha concluso Pasqualina Straface – per garantire un percorso evolutivo e meglio rispondente alle esigenze della Regione, attraverso la transizione di personale e funzioni».