USA: strage di sangue in Texas

Quello che doveva essere un normale weekend per uscire dalla vita lavorativa che ci tiene impegnati tutti i giorni si è trasformato in un incubo. Due eventi drammatici divisi da poche ore, si sono consumati in Texas.

Il primo episodio si è svolto nella periferia di Dallas alle ore 15:30 in un centro commerciale Sabato pomeriggio, le risate sparse per i corridori sono state sostituite dalle urla e dai pianti, dopo che un uomo ha aperto il fuoco scatenato il caos, otto persone sono morte, nove i feriti. Le vittime potevano essere molte di più, ma un eroico poliziotto ha evitato che la tragedia si espandesse, sacrificando la propria vita.

Come testimonia un filmato che circola su Twitter, il killer era sopraggiunto al centro commerciale con la sua auto grigia, lo si vede che scende dal mezzo con una divisa militare scura e impugnando un Ar-15, e dentro l’edificio scatena la sua furia omicida con 60 spari.

Poche ore dopo dall’ennesima sparatoria, nel sud del Texas al confine con il Messico nella città di Brownsville, un suv guidato da un ispanico ha investito 13 persone fuori da un centro migranti, sette di loro sono morti (la maggior parte erano venezuelani). Il massacro è avvenuto all’Ozanam Centre, uno dei centri migranti più grandi del paese, in questo periodo vi è un maggiore flusso di migranti da ogni parte del mondo.

Da inizio 2023 vi sono state oltre 150 sparatorie di massa negli Stati Uniti secondo il Gun Violence Archive, nel 2022 sono state 647. Sempre questo fine settimana una ragazza e altri cinque ragazzi sono rimasti feriti durante una sparatoria durante una festa a Chico in California. Il Presidente Joe Biden ha chiesto al congresso USA di bandire le armi d’assalto, una richiesta\promessa che fece sua già ai tempi della campagna elettorale ma che sino ad oggi è rimasto solo un semplice slogan “acchiappavoti”  (fonte: ansa.it).

AO

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