Assange dice si alla sua biografia, per lui un assegno da 1,2 milioni di Euro

Il fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, alla fine ha accettato la proposta di due case editrici, che per poter mettere nero su bianco la sua biografia, hanno staccato un mega assegno di 1,2 milioni di Euro. Lo ha rivelato lo stesso Assange, che in un’intervista al britannico Sunday Times, ha rivelato di aver firmato il contratto milionario. Per i diritti gli saranno garantiti circa 600 mila Euro, dall’editore americano Alfred A. Knopf, 380 mila euro invece saranno pagati dalla britannica Canongate. Altri contratti invece gli frutteranno la cifra totale garantita.

Il fondatore del famosissimo sito di informazione, ha spiegato che mai e poi mai avrebbe accettato una cosa del genere in condizioni normali, ma l’impellente bisogno di soldi per potersi difendere al meglio nei processi che lo attendono, lo ha spinto ad accettare. Infatti Assange ha dichiarato: «Ho già sborsato 200.000 sterline per le spese legali e devo difendermi e proteggere Wikileaks». Assange al momento gode della libertà condizionata in Inghilterra, in attesa della sentenza del 7 Febbraio sulla propria estradizione in Svezia, per il processo con l’accusa di violenza sessuale e molestie, fatta su due donne. Il grande timore di Julian Assange al momento è quello di subire una estradizione negli Usa, via Svezia, per essere posto sotto processo per la divulgazione dei famosi file di WikiLeaks. Al momento le autorità statunitensi non sono state in grado di formulare un’accusa seria nei confronti dell’ex hacker e il timore di Assange è quello di fare la fine di Lee Osvald e Jack Ruby. A Washington non dispiacerebbe infliggere una condanna esemplare al capo del sito WikiLeaks per il semplice fatto che, sempre secondo gli Usa, buona parte degli ottimi rapporti statunitensi nel Mondo sono saltati per colpa di Assange. Di fatto per gli Stati Uniti, Julian Assange non è un giornalista ma un esperto di spionaggio, e per questo vorrebbero incriminarlo, per avere diffuso parecchie corrispondenze scomode e non più segrete da tutte le ambasciate Usa nel Mondo, e per avere diffuso giudizi non proprio leggeri sui leader politici planetari e alleati degli Usa, fatte da loro stessi. Le rivelazioni sono state così imbarazzanti, tanto da costringere Hilary Clinton a dare parecchie spiegazioni a destra e a manca dei pesanti giudizi venuti fuori. Come risaputo gli Stati Uniti vorranno la propria vendetta, e Assange cosciente di questo ha cercato di ritagliarsi i fondi necessari per potersi difendere. Ma basterà solamente il denaro a salvarlo?

Salvatore Borruto

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