Capire il nostro cane. Per saperne di più ne parliamo con Beatrice Loizzo, Medico Veterinario Comportamentalista FNOVI

Oggi siamo in compagnia della dottoressa Beatrice Loizzo, Medico Veterinario Comportamentalista FNOVI, le abbiamo gentilmente chiesto di spiegarci i vari comportamenti del cane e le situazioni che li caratterizzano. Lo scopo è quello di conoscere al meglio l’animale con cui si decide di convivere parte della propria vita o in alcuni casi con cui si deve lavorare.

Quanto è importante conoscere un animale e il modo in cui si comporta nel momento stesso in cui si decide di prenderlo con se?

Nulla è più importante, quando si sceglie di vivere con un’altra specie, della conoscenza delle caratteristiche e dei bisogni etologici della tipologia di cane che si sta per adottare. Questa scelta condizionerà la nostra e la loro vita per molti anni. L’adozione consapevole è la chiave della prevenzione dei futuri problemi ed incomprensioni che giornalmente gli addetti ai lavori si ritrovano ad affrontare. La maggior parte dei casi che quotidianamente incontro nascono proprio dalle inconsapevoli ed errate scelte delle persone nei confronti di razze canine non adatte ai loro stili di vita, deviate spesso dai falsi messaggi inviati tramite film, pubblicità o peggio dalle sole caratteristiche fisiche del cane.

La conoscenza delle caratteristiche di razza e la consapevolezza della loro selezione avvenuta, in alcuni casi, nel corso dei secoli dovrebbe far porre delle domande alle persone intenzionate a vivere con un cane. Tutto ciò diventa ancora più importante quando la scelta dell’adozione cade su un cane Meticcio, qui il miscuglio fantasioso delle varie genetiche porta con se caratteristiche fisiche e comportamentali a volte molto complesse che solo l’occhio attento di un professionista può individuare. Capitolo a parte meriterebbe poi l’adozione di cani provenienti dai canili.

Il comportamento del cane cambia in base al tipo di razza anche nell’affrontare la medesima situazione?

Il comportamento del cane, ovvero la risposta del cane alla presentazione di uno o più stimoli esterni varia tantissimo in base a diversi fattori, uno dei più importanti è la genetica, la selezione di razza che comprende una memoria genetica fondamentale. All’interno della stessa può variare ancora a seconda della linea di sangue selezionata dall’allevatore, cioè dalla scelta delle caratteristiche fisiche e comportamentali del genitori. Infine l’ambiente di crescita ed il bagaglio esperienziale del soggetto nonché le caratteristiche individuali. Facendo un esempio, la risposta del cane all’arrivo di un estraneo al cancello di casa non sarà la stessa se il cane è un Golden Retriver, che molto probabilmente dopo un iniziale segnale di avvertimento andrà in giro scodinzolando in modo goffo intorno all’estraneo e probabilmente poco dopo cercherà del cibo dalle mani del malcapitato.

Immaginiamo la stessa scena ma al cancello è presente un Pastore Maremmano, la sua genetica gli dice che deve pattugliare il territorio ed impedire l’avvicinarsi di estranei e sempre la genetica gli dice di mandare segnali chiari al ricevente fintanto che questo si allontana, successivamente tutto rientra nella norma. Immaginiamo ancora che dentro al cancello ci sia un Cane Corso, la genetica qui non dice solo di far allontanare l’estraneo con abbai e ringhi, in realtà gli suggerisce di Difendere il territorio e i suoi abitanti, il suo atteggiamento quindi sarà anche più aggressivo e se l’occasione lo richiede arriverà con molta probabilità a mordere l’intruso. Questa differenza non vale solo per la territorialità ma mette in risalto sommariamente le risposte di tipologie di cani diversi allo stesso stimolo.

Quali sono i fattori più rilevanti che influenzano il comportamento del cane?

Superata la fase di scelta consapevole della razza più adatta al nostro stile di vita e capacità, il comportamento dei cani è fortemente influenzato dall’ambiente di crescita, sia prima della adozione, cioè l’ambiente di allevamento e le prime fasi di sviluppo del cucciolo, sia in modo importantissimo dal contesto familiare nel quale andrà a vivere. Corretta crescita di un cucciolo, rispetto delle esigenze etologiche ed educazione sono i fattori più importanti che possono influenzare i comportamenti di un cane. Questo è ancora più importante quando si decide di adottare un cane meticcio del quale purtroppo, la maggior parte delle volte non si ha notizia alcuna della provenienza.

Nella mia pratica quotidiana molti dei problemi che mi trovo ad affrontare nel sistema famiglia nascono dalla mancanza di una o di tutte le componenti di cui abbiamo parlato. Nella raccolta delle informazioni prima della visita comportamentale, molto spesso uno dei problemi riportati è la cattiva qualità della passeggiate con il proprio cane, “tira al guinzaglio, abbaia a tutti cani”, in corso di visita quello che viene messo in evidenza è una totale mancanza di socializzazione del cane e di esposizione a stimoli adeguati nelle fasi di crescita del cane, spesso associata al fatto che la vita frenetica dei proprietari relega l’uscita del cane a non più di venti minuti al giorno.

E’ il caso di fare dei corsi o qualcosa che ci aiuti a comprendere meglio il carattere del nostro animale e di conseguenza i suoi comportamenti?

Sono dell’idea che tutti i proprietari di cani dovrebbero essere seguiti da educatori cinofili a partire dalla scelta del cucciolo, nella fase di crescita dello stesso e nella fase di maturazione, stesso discorso per le persone che adottano cani già adulti. La lettura del cane di un addetto ai lavori è un enorme aiuto per i proprietari, inoltre dedicare costantemente del tempo di qualità al rapporto con il proprio cane accresce e rafforza le relazioni. La scoperta di alcune caratteristiche del proprio cane e il lavoro utilizzato per canalizzare le energia in eccesso dei nostri amici a quattro zampe può essere molto coinvolgente per i proprietari e fondamentale per i cani. Cominciare sport cinofili anche solo a livello amatoriale è una delle cose più educative che possano esserci.

Nel nostro passato non troppo remoto, il cane aveva una funzione, seppur utilitaristica per l’uomo e non paragonabile alla crescita di consapevolezza odierna, ma questa funzione era l’assegnazione di un ruolo, un compito che il cane aveva e che riempiva in un modo o nell’altro la sua giornata, quindi incanalava le sue energie. Oggi i nostri cani sono stati, loro malgrado, “eletti” a stare sui nostri divani senza fare nulla tutto il giorno, spesso perché di piccole dimensioni non vengono neanche condotti all’esterno in passeggiata.

Cos fare se il cane ha dei comportamenti inadeguati? Come regolarsi? Che consiglio si sente di dare?

Appena si presenta un problema l’ideale sarebbe contattare un addetto ai lavori, evitando di perdere tempo chiedendo ad amici e persone non qualificate o peggio cercando di risolverlo su internet. Ogni cane è un mondo a se, ogni sistema famiglia ha i propri equilibri, l’unica soluzione possibile e impegnarsi per risolverlo insieme ad educatori qualificati. Non esistono le bacchette magiche e non esiste il consiglio facile che risolve il problema senza che comporti impegno da parte del proprietario. La figura di riferimento per i proprietari rimane il Medico Veterinario che sicuramente, escludendo la presenza di patologie che possono essere alla base dei problemi, saprà indirizzare al meglio i propri clienti.

Fabrizio Pace

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About the Author: Fabrizio Pace

Fabrizio Pace è giornalista e direttore del quotidiano d’Approfondimento on line www.IlMetropolitano.it e dell’allegato magazine di tecnologia e scienza www.Youfuture.it.