Giornata della Memoria, l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro accanto all’IIS “De Nobili” per la mostra dedicata al ricordo degli orrori della Shoah

Sono venti i manifesti con cui l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro ha contribuito all’esposizione temporanea di opere in ricordo degli orrori della Shoah. Fino al prossimo 6 febbraio, infatti, alcune delle creazioni grafiche che l’Aba catanzarese ha realizzato ed esposto già nel 2021 sono parte integrante della mostra promossa dall’IIS “Giovanna De Nobili” di Catanzaro che si tiene al Museo Storico Militare del capoluogo di regione (Musmi).

La mostra è stata presentata nella Giornata della Memoria con un incontro di approfondimento sulla Shoah che ha visto protagonisti alcuni studenti dell’istituto scolastico. Tra gli interventi, oltre a quello di Roberto Jarach, presidente della Fondazione del Memoriale della Shoah, anche quello di Virgilio Piccari, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro: «L’attenzione alla memoria della Shoah è stata oggetto della prima iniziativa che è ho avviato da quando sono direttore dell’Accademia, ormai due anni or sono. A gennaio 2021 esponemmo in città 34 manifesti sul tema della Shoah e oggi, 20 di quei manifesti che mettono al centro il significato della memoria, tornano ad essere esposti affinché anche su queste opere possa costruirsi la coscienza della nuova generazione e non si abbiano più a ripetere momenti della storia così tristi. Ho apprezzato la partecipazione attiva e interessata degli studenti, oggi, sintomo di una sensibilità concreta sul tema. E ciò è avvenuto in un momento storico molto significativo come quello che stiamo vivendo. Mi lascia immaginare che il futuro sia all’insegna della civiltà e della democrazia».

Nel corso della giornata di approfondimento, gli studenti hanno avuto modo di vedere le primissime immagini che furono girate da due cineoperatori inglesi all’apertura dei cancelli del campo di concentramento di Bergen Belsen nell’aprile del ’45. Le immagini furono ritrovate e rese pubbliche diversi decenni dopo da un ricercatore dell’Imperial War Museum di Londra, Key Gladstone, e furono trasmesse in Italia nel 1985 grazie ad un servizio del settimanale “Tam Tam” del Tg1 curato da Mario Foglietti.

Comunicato Stampa

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