Campobasso. “Il rispetto della legalità tra le nostre richieste per il comparto”
‘Il rispetto della legalità è alla base delle nostre istanze: in primis per quanto concerne la contraffazione per la quale abbiamo chiesto maggiori controlli e sanzioni. È necessario un giro di vite perché i commercianti non possono più tollerare la concorrenza sleale di questi venditori che, senza pagare tasse, canoni di locazione e vendendo merce di bassa qualità, continuano a commercializzare i loro articoli, spesso fuori dagli stessi esercizi commerciali’, ha sottolineato Benny Campobasso, presidente nazionale Fismo/Confesercenti, intervenendo al tavolo del ministero delle Imprese e del Made in Italy con il ministro Adolfo Urso, Francesca Recine e Pina Parnofiello, rispettivamente vicepresidente e coordinatrice nazionale Fismo.
Fismo ha inoltre posto l’accento sulla necessità di pretendere il rispetto delle regole, anche fiscali, da parte delle grandi piattaforme online. ‘Non è una battaglia contro il commercio in rete – ha aggiunto Campobasso – ma contro chi vende fuori dalle regole di mercato. Anzi. Noi chiediamo la promozione e l’agevolazione fiscale per la digitalizzazione dei punti vendita perché siamo consapevoli che la clientela sarà sempre più orientata verso l’acquisto online. Il rafforzamento della presenza digitale consente al negozio fisico una costante interazione con il cliente. Si pensi, ad esempio, alla possibilità di cambiare o scegliere il prodotto tramite dispositivi digitali (virtual showroom e cataloghi digitali) oppure di sviluppare modelli di abbigliamento 3D’.
“Infine, abbiamo chiesto di regolamentare – conclude Campobasso – la giungla delle promozioni che ormai abbiamo importato anche da altri Paesi come il Black Friday, il Cyber Monday e i Boxing Days che danneggiano profondamente le vendite di fine stagione”.
Tra le altre istanze che la Federazione Moda Confesercenti ha portato all’attenzione del Ministero: il sostegno dello sviluppo di una certificazione per i prodotti italiani, che rispettino criteri di sicurezza e sostenibilità, un diverso calendario per i saldi, che devono tornare ad essere vendite di fine stagione, la riduzione delle commissioni interbancarie applicate all’uso della moneta virtuale e la detassazione delle rimanenze di magazzino”.
“Ricordiamo che il negozio fisico – ha tenuto a sottolineare Campobasso – e le piccole imprese sono dei capisaldi nella geografia economica e sociale italiana. L’esercizio commerciale è un punto di riferimento non solo per gli acquisti, ma anche per le relazioni che in esso e attorno ad esso si sviluppano. Proprio per questo vanno tutelati e su di essi si deve investire, al fine di mantenere e dove possibile incrementare questo tessuto economico essenziale per il Paese”.
Comunicato Stampa