La situazione politica nazionale si sta lentamente ricomponendo, ma non si può ,al momento dire sia perfettamente tranquilla. Il governo vive ancora qualche vicissitudine legata alla rinnovata fiducia al premier e altre che riguardano dissapori tra parlamentari dello stesso schieramento. In tutto questo l’opposizione non lesina i suoi tranelli per espletare il suo ruolo di contrasto politico che seppur legittimo non aiuta in questo momento il paese. E’ di qualche ore fa il chiarimento della situazione di tensione che aveva portato la ministra Prestigiacomo, dopo un acceso diverbio con Cicchitto, ad uscire dal governo per entrare un un gruppo parlamentate misto. Il tutto era cominciato con la votazione di un emendamento proposto dal Pd ma appoggiato dalla Prestigiacomo che ne condivideva in contenuti, la proposta viene bocciata e la ministra siciliana visibilmente contrariata, per di più, tutta l’aula le grida di dimettersi. Chicchitto richiama verbalmente la parlamentare , che sentendosi non capita e offesa decideva di lasciare il PDL. In tarda serata grazie alla mediazione di Gianni Letta e lo scambio di reciproca pubblica stima tra la Prestigiacomo e Cicchitto la frattura politica, interna al PDL, si é ricomposta. Alcuni comportamenti dovrebbero essere evitati in un momento cosi delicato per la Nazione. Lo stesso Berlusconi ha voluto a tutti i costi trattenere la “ministra” tra le proprie file contento del lavoro fin qui svolto.
fmp