Migranti. ONG Italia: il nuovo decreto non risolve la tratta

(DIRE) Roma, 4 Gen. – L’Associazione delle ong italiane Aoi fa sapere in una nota di aver preso atto con rammarico dell’avvenuta formalizzazione del decreto legge n.1/2023, proposto dal Consiglio dei Ministri “recante disposizioni urgenti per la gestione dei flussi migratori”, a seguito della firma del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L’organismo, che raduna oltre un centinaio di organizzazioni non governative in Italia, spiega che si tratta di una nuova versione del Codice di Condotta per le ong impegnate nel settore Ricerca e soccorso (Search and Rescue, Sar) cioè nei salvataggi in mare delle persone migranti e profughe in fuga per la libertà e la vita, trasportate dai trafficanti di esseri umani su gommoni e barconi nel Mediterraneo. Aoi prosegue osservando che coalizioni di governo di centrosinistra e centrodestra dal 2017 ad oggi, se pure con differenti accenti e indirizzi, hanno prodotto misure restrittive per le ong che non hanno risolto il problema delle migrazioni ‘irregolari’. Questo decreto – si legge ancora – dimentica le persone e colpevolizza chi tenta di salvarle, secondo le parole dette ai microfoni di Vatican News da Mons. Giancarlo Perego, presidente della Commissione per le migrazioni della Cei, Conferenza Episcopale Italiana, e della Fondazione Migrantes.

Le ong che si sono assunte la responsabilità di impedire ulteriori perdite di vite umane nel Mediterraneo, evidenzia Aoi, hanno operato nel rispetto delle leggi in vigore dal lontano ottobre 2014: fu allora che venne interrotta l’Operazione Mare Nostrum di salvataggio dei migranti dalle coste libiche nel Canale di Sicilia, attuata dal 2013 dalle forze della Marina e dall’Aeronautica militare del nostro Paese. L’attuale Governo definisce il decreto proposto una ‘stretta’ sulle Ong. Nel messaggio della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, affidato ai social, si parla di ‘violazioni sistematiche delle regole’ da parte di navi ‘commerciali’ che nel Mediterraneo ‘fanno la spola per trasferire gente da una nazione all’altra’, si fanno ‘utilizzare’ e ‘fanno fare miliardi agli scafisti senza scrupoli’.

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