In Cina, il Covid torna all’ attacco. I Paesi del mondo sulla difensiva

C’è da chiedersi se sia opportuno l’allentamento delle rigide restrizioni anti Covid disposte in Cina e lo stop alla quarantena che entrerà in vigore l’8 Gennaio, pochi giorni prima del capodanno cinese, quando milioni di persone probabilmente si sposteranno per riunirsi a familiari e amici all’interno del Paese, con  la concreta possibilità di provocare nel resto del mondo una nuova ondata di Covid ad altissimo rischio di contagio di nuove varianti.

foto di GNS

In Cina l’esplosione del numero di  morti da quando,  all’ inizio di dicembre, a seguito delle proteste dei cittadini, sono state abolite le misure di contenimento  è difficilmente misurabile anche a causa  delle poca trasparenza sulla diffusione dei dati.

Ma i numeri che circolano sono allarmanti. Secondo la società di ricerca britannica Airfinity, ad oggi ci sono oltre un milione di nuovi casi e almeno 5 mila morti al giorno. E la situazione rischia di peggiorare ancora.

Il Giappone ha già  annunciato  una strategia di difesa. Per decisione del premier Fumio Kishida, a partire da venerdì i viaggiatori provenienti dalla Cina saranno obbligati a sottoporsi  a tampone e i positivi ad una quarantena di 7 giorni.

Tokyo sta anche valutando limitazioni al numero dei voli provenienti dalla Cina, da Hong Kong e Macao. L’India, ha deciso che chi arriva dalla Cina deve mostrare un test negativo. Gli Stati Uniti stanno vagliando nuove misure di prevenzione per i viaggiatori cinesi analoghe a quelle stabilite da altri Paesi .

L’Unione Europea, invece, non ha ancora preso alcun provvedimento. La regione Lombardia, in Italia, è stata la prima  a richiedere il tampone molecolare per i passeggeri in arrivo dalla Cina.

Un banner sul sito dell’aeroporto informa i passeggeri della nuova disposizione che sarà valida fino al 30 Gennaio.  Si tratta di una misura di prevenzione – al momento non obbligatoria – che serve anche ad accertare il tipo di variante Covid di chi arriva dal Paese asiatico.  A breve si avranno i dati sui primi risultati del sequenziamento. Poche ore fa anche il  nostro ministro  della salute, Orazio Schillaci, ha disposto con ordinanza tamponi  antigenici  obbligatori per i passeggeri  provenienti  dalla Cina e in transito in Italia.

 

Miriam Sgrò

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