Il codice LEI: uno strumento indispensabile per le realtà finanziarie

Le soluzioni per aumentare la sicurezza delle transazioni economiche, specialmente in un panorama mondiale che vede moltissimi mezzi in più a disposizione delle aziende per effettuare acquisti e vendite in tutto il mondo, vengono implementate costantemente.

Fra le più efficaci e recenti troviamo sicuramente il “codice LEI”, che a partire dal Gennaio 2018 è diventato obbligatorio per tutti gli istituti finanziari e gli operatori che si occupano di transazioni sul mercato finanziario. Sono un esempio le imprese e i fondi di investimento, ma anche i fondi pensione. La nuova normativa ha portato infatti l’obbligatorietà di ottenere il codice LEI, lasciando la possibilità a tutte le imprese iscritte al Registro Imprese di acquisire volontariamente l’identificativo unico.

Un identificativo per gli operatori finanziari, ma non solo

Codice LEI cos’è e a cosa serve? Lo scopo di questo identificativo unico è aumentare la trasparenza delle operazioni e mantenere stabili i mercati, evitando abusi da parte dei singoli operatori. Il codice LEI (Legal Entity Identifier) rientra fra le misure introdotte dalle norme AML, Anti Money Laundering, ovvero metodi per contrastare atti illeciti in cui erano coinvolti processi di riciclaggio di denaro. Questo codice, universale, è composto da 20 caratteri alfanumerici e risponde allo standard ISO 17442:2012, facendo capo in tutto il mondo al GLEIF, il Global Legal Entity Identifier Foundation, fondazione senza scopo di lucro che gestisce i codici.

I codici LEI vengono attribuiti esclusivamente ai soggetti giuridici, obbligando gli operatori finanziari all’ottenerne uno e lasciando la libertà alle altre aziende. Ogni Paese ha una sua “LOU”, ovvero Local Operating Unit, che rilascia i codici, di cui si può fare richiesta direttamente sul sito dell’unità locale, oppure aiutarsi attraverso le realtà con licenza per rilasciare codici. In Italia abbiamo InfoCamere che si occupa dei codici LEI, a cui sono associate tutte le informazioni essenziali: codice fiscale, partita IVA, indirizzo della sede legale e dati della struttura societaria.

Come si ottiene un codice LEI

Per ottenere e attivare un codice univoco è sufficiente compilare un modulo dove si richiede appunto il rilascio (o il rinnovo annuale) del codice, inserendo i dati della propria azienda. Una volta ricevuta e verificata la documentazione, il servizio a cui ci si è rivolti, o direttamente InfoCamere se si è scelto di agire senza intermediari, provvede a mandare in breve tempo il codice tramite PEC, a patto si sia sottoscritto il documento per l’accettazione delle condizioni apponendo una firma digitale. L’attivazione avviene tramite portali che verificano il corretto svolgimento delle procedure e la correttezza dei pagamenti effettuati. Il costo per un rinnovo annuale del codice LEI si aggira intorno ai 65-70€, aumentando in base ai servizi necessari. InfoCamere, una volta attivato il codice, provvederà a comunicarlo al Registro Imprese che, dunque, potrà riportare facilmente l’identificativo quando richiesto da qualsiasi altro operatore, per sveltire e rendere più sicure le transazioni.

Il codice LEI, con validità di 12 mesi, non può essere utilizzato una volta scaduto. Le pene per l’uso improprio dell’identificativo sono piuttosto severe e, di fatto, costituiscono reato. Informaci dunque sul codice LEI ed evitiamo problemi!

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