L’emergenza è nazionale e colpisce ormai una persona su dieci
(DIRE) Roma, 30 Nov. – Il presidente William Ruto, il suo vice Rigathi Gachagua e tutti i Ministri del Kenya doneranno un mese di stipendio per finanziare la risposta contro una siccità che negli ultimi mesi ha colpito quasi il dieci per cento della popolazione nazionale.
“In solidarietà con tutti i keniani colpiti dalla siccità in corso”, si riferisce in una nota governativa diffusa a Nairobi, “durante la riunione si è deciso che tutti i membri del Consiglio dei ministri rinunceranno a un mese di stipendio come contributo individuale e collettivo agli interventi statali in corso a sostegno di tutti i keniani colpiti dall’emergenza”.
Stando al quotidiano locale The Star, l’ammontare di denaro totale che verrà messo a disposizione con la rinuncia dei dirigenti del governo è di oltre 23 milioni di scellini, pari a circa 182mila euro. Il Consiglio comprende anche il procuratore generale Justin Muturi, che pure donerà la sua remunerazione mensile. Nel comunicato non viene specificato se il mese di stipendio a cui i ministri rinunceranno è quello in corso o il prossimo. In settimana le forze armate hanno invece reso noto che doneranno un giorno di stipendio al mese per finanziare gli interventi contro l’emergenza.
Lo stesso ha fatto il National Youth Service (NYS), un’organizzazione governativa che forma i giovani in una serie di attività di utilità pubblica. Il governo ha anche lanciato un canale per ricevere donazioni dai cittadini tramite pagamenti col cellulare, una modalità di pagamento molto popolare in Kenya.
Stando ai dati dell’alleanza di ONG locali Asal Humanitarian Network (AHN), nelle regioni aride e semiaride del Kenya, che costituiscono quasi il 90 per cento del territorio del Paese e dove vive quasi il 40 per cento della popolazione, 4,2 milioni di persone soffrono di “livelli acuti” di insicurezza alimentare a causa della siccità. In Kenya vivono circa 55 milioni di persone. (Bri/ Dire) 10:48 30-11-22