(DIRE) Roma, 4 Nov. – Il 28 Ottobre del 2022 il Ministero della Salute ha annunciato che “la diffusione del bollettino sulla situazione Covid-19 in Italia proseguirà a cadenza settimanale, ogni venerdì”. A questo annuncio è seguita una decisione passata però sotto traccia: dal 30 ottobre del 2022 non vengono più aggiornati anche i dati in formato aperto sulla diffusione dell’epidemia. Si tratta di dati che istituti di ricerca, analisti, giornalisti, studenti, aziende, sviluppatori usano da marzo del 2020 per leggere la pandemia, analizzarla, comprenderla, raccontarla e anche combatterla. Per questo motivo la campagna #datibenecomune invia oggi una lettera aperta al Governo per chiedere l’immediato ripristino dell’aggiornamento dati giornaliero.
La campagna #datibenecomune è stata lanciata nel novembre 2020 da Ondata, Transparency International Italia ed ActionAid Italia per chiedere al Governo italiano di pubblicare in maniera aperta i dati sulla gestione della pandemia di COVID-19 ed ha raggiunto in poche settimane più di 250 organizzazioni aderenti e 50.000 firme di cittadini e cittadine a dimostrazione di quanto la cittadinanza sia pronta e determinata a sostenere l’accesso alle informazioni che riguardano tutti e tutte.
La normativa e le linee guida sul riutilizzo dell’informazione del settore pubblico prevedono che le pubbliche amministrazioni mettano a disposizione i propri dati in formato aperto, con una licenza aperta che ne consenta il massimo riutilizzo, e secondo criteri di accuratezza, coerenza, completezza e attualità (o tempestività di aggiornamento). In questo senso la pubblicazione dei dati Covid in formato aperto era stata salutata come una best practice, atipica per l’Italia, che per questo ha potuto godere del plauso della comunità nazionale ed internazionale ed ha trovato conferma nel Decreto legge 24 marzo 2022, n. 24, che prevede (art. 13) la “continuità operativa e qualitativa” dell’aggiornamento dei dati COVID-19.