Di recente in tre località diverse un calabrone asiatico non ha esitato a pungere un agricoltore in Spagna, due donne in Francia ed un bambino in Cambogia. Tutti e quattro sono morti per choc anafilattico. L’ultimo tragico incidente è avvenuto venerdì 21 ottobre. La vittima francese Christine Dutois, una donna di 66 anni, è morta dopo essere stata punta da un calabrone asiatico a Pas-de-Calais, in Francia, mentre rastrellava le foglie nel suo giardino. I media locali rivelano che la donna è stato punto dall’insetto sul braccio. A nulla è valso il tentativo di un amico e poi dei medici di salvarle la vita.
I funerali di Christine Dutois, si svolgeranno questo mercoledì a Beaurains. La famiglia non ha voluto testimoniare direttamente in queste circostanze dolorose. Con l’autorizzazione dei parenti, è il primo deputato del villaggio, Samuel Daillet, a parlare di questo drammatico incidente, affinché funga da allerta e motiva una migliore considerazione dei pericoli rappresentati dal calabrone asiatico .”Ogni mese, mi chiamava almeno una volta per discutere delle sue preoccupazioni” Christine Dutois allevava gli alveari e faceva il miele. Aveva allertato il municipio della presenza di calabroni asiatici sul territorio.
” Ogni mese mi chiamava almeno una volta per sollevare le sue preoccupazioni, e doveva ricaderle addosso… ” Questo insetto è un vero flagello per le api, che costituiscono i due terzi della sua dieta alimentare. In un bosco, a seicento metri dall’abitazione della vittima, si è notata la presenza di almeno due sciami. ” Il problema è che i proprietari, quando se ne accorgono, sono restii a chiamare un professionista per distruggere questi sciami “, sottolinea Samuel Daillet. La nuova legge che classifica il calabrone asiatico come infestante di categoria 1, prevede di chiamare i vigili del fuoco in caso di emergenza (vicino a una scuola, ad esempio). Spetta al privato chiedere l’intervento di un professionista a proprie spese , e fare una dichiarazione alla prefettura.
Il calabrone, considerato una specie molto pericolosa, è arrivato negli Stati Uniti dall’Asia, per approdare poi in Europa attraverso la Francia. I calabroni killer, o vespa velutina, misurano due centimetri di lunghezza e hanno la capacità di spazzare via intere colonie di api in poche ore. In Europa, i casi di reazioni allergiche dovute a morsi di velutina sono aumentati significativamente negli ultimi anni, parallelamente alla diffusione della popolazione di questo imenottero, sebbene la reazione diffusa e grave abbia un’incidenza molto bassa, riferiscono gli esperti. La puntura della vespa asiatica o della velutina non è molto più pericolosa di quella comune.
Tuttavia, poiché sono animali più grandi inoculano una maggiore quantità di veleno e la reazione cutanea è più dolorosa, ma non è più pericolosa, tranne nel caso in cui la vittima sia allergica. Essendo una specie invasiva, è un predatore di api che sta cambiando l’ecosistema. Il calabrone in questione è originario del sud-est asiatico, è ampiamente diffuso in questa zona (India, Indocina, Cina e Giava). Negli anni recenti, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, la prima registrazione risale al 2005, la sottospecie nigrithorax è stata accidentalmente introdotta nella zona meridionale della Francia. Da li si è diffusa in Spagna, Portogallo, Belgio e Italia.
Dato che la regina in rari casi può avvicinarsi alle dimensioni di 50 mm – come spiegano gli esperti di wikipedia -, analogamente peraltro alla regina del calabrone europeo (Vespa crabro), talvolta la presenza della Velutina in Europa viene erroneamente segnalata come vespa mandarinia, ben più aggressiva (detta anche la ammazza Yak, proprio per la forza del suo veleno capace di uccidere anche grossi animali) , cosa che però non pare trovare riscontri documentati. La confusione viene accresciuta dalla definizione stessa di calabrone asiatico, che riporta all’area di origine in comune con vespa mandarinia.
La sottospecie Velutina è lunga mediamente 30 mm ed è riconoscibile per il corpo scuro e la linea gialla che taglia il suo addome, al cui interno è presente un triangolino nero. Morfologicamente simile al comune calabrone europeo, se ne differenzia per le dimensioni minori, regina a parte, e soprattutto per il colore, l’europeo infatti presenta una colorazione più chiara e alcuni tratti rossi. Il tasso di mortalità causato da questa risposta allergica è basso, circa 0,08 per milione di abitanti, che rappresentano tra 3 e 5 decessi all’anno per Paese europeo. Tuttavia, negli ultimi tre anni le morti causate da punture di questi imenotteri sono aumentate, con la costa della Cantabria e la Galizia in Spagna che sono le aree più colpite.
c.s. – Giovanni D’Agata