Herat, 17 Maggio 2013 – Si è conclusa nei giorni scorsi, nella provincia di Herat, l’operazione ‘Grande Diga’, importante attività congiunta che ha visto i militari italiani della Transition Support Unit Center (TSU-C) operare al fianco dei colleghi dell’esercito afghano per garantire la sicurezza dei settori a nord e a est della propria area di responsabilità.
Secondo quanto pianificato congiuntamente, i militari della 1ª brigata del 207° corpo d’armata dell’esercito afghano si sono recati, con il supporto degli uomini della TSU-C, in assetto di unità di pronto impiego elitrasportata presso il cantiere della diga di Salma per verificare con il personale di vigilanza le condizioni di sicurezza del sito.
L’operazione assume particolare importanza in quanto la diga, costruita nel 1976, rappresenta da sempre un obiettivo degli insurgents che dopo averla danneggiata cercano di comprometterne l’ultimazione dei lavori di rifacimento per destabilizzare la circostante area del distretto di Chisht-e Sharif e gettare discredito sulle forze di sicurezza locali. Contestualmente, nell’ambito delle attività volte a garantire la libertà di movimento lungo le principali rotabili dell’area di responsabilità, i militari della TSU-C e i colleghi afghani hanno portato a termine altre due importanti operazioni congiunte. La prima, con il supporto di assetti specialistici del genio dell’esercito afghano, ha avuto luogo lungo la cosiddetta ‘Ring Road’ (itinerario che collega le maggiori città del paese), dalla base di ‘Camp Zafar’ al passo di Sabzak; la seconda si è svolta presso il distretto Obeh a supporto di un’unità dell’Afghan National Civil Order Police (ANCOP – unità di polizia militare afghana). Queste operazioni, portate a termine con successo, rappresentano un ulteriore significativo ‘passo avanti’ delle forze di sicurezza afghane che si apprestano ad assumere la completa responsabilità della la sicurezza del proprio Paese.
Comunicato Stampa