(DIRE) Roma, 19 Set. – Dal 14 Settembre il nuovo ciclo di webinar Cyber Security Program Certificate, completamente gratuito, organizzato dall’ente di formazione di Assindustria Veneto Centro per fornire alle aziende strumenti di difesa efficaci contro gli attacchi informatici. Al termine degli incontri, ai partecipanti verrà rilasciato un attestato, previo superamento di un test. “Siamo ormai vittime quotidiane dei cyber criminali, quindi dobbiamo aiutare gli imprenditori a difendersi con strumenti adeguati”, dice Enrico Del sole, presidente di Forema.
I webinar tratteranno la gestione del rischio cyber e l’impatto che un attacco può generare sul business dell’azienda; come organizzare un sistema di difesa proattivo; i metodi per fronteggiare il rischio derivante dal ‘fattore umano’, basati sulle più evolute tecniche di ‘social engineering’.
Il ciclo di eventi formativi, tutti gratuiti e online, si concluderà il 9 Novembre. “Saper affrontare le sfide della pirateria informatica ormai è un dovere per ogni azienda, sia per tutelare i propri interessi che per difendere la privacy dei clienti e fornitori”, chiosa Matteo Sinigaglia, direttore generale di Forema. I casi di cyber attack stanno crescendo costantemente dal 2017. Secondo il rapporto Gang Ransomware Q2, redatto dal SOC e Threat Intelligence team di Swascan e riportato dal sito Corrierecomunicazioni.it, l’Italia risulta il quarto paese tra i più bersagliati al mondo.
“Ma il dato più significativo è un incremento importante delle piccole e medie imprese coinvolte: il 72% delle aziende vittime di esfiltrazioni di dati accompagnate a richiesta di riscatto hanno un fatturato inferiore ai 250 milioni di dollari – osserva Pierguido Iezzi, CEO di Swascan – Tra le tecniche di attacco una delle più diffuse è il ransomware, un’incursione informatica malevola che per cessare chiede in genere un’importante contropartita in Bitcoin. Citando il rapporto State of Ransomware 2022 di Sophos, riportato dal sito Cybersecurity360, il ransomware colpisce quasi sette aziende su dieci facendo pagare loro, per il recupero dei dati, un riscatto medio a sei e alcune volte a sette cifre”. “Ormai non è più discutibile il quando verremo attaccati – chiude Pietro Orciuolo, Chief Digital Officer di Corvallis- possiamo solo lavorare sul come, e difenderci di conseguenza.
Il perimetro aziendale non è più limitato al luogo di lavoro ma vanno considerate tutte le centinaia di interazioni che il dipendente effettua con entità esterne attraverso soluzioni cloud: per farla semplice, possiamo essere attaccati ovunque e sempre, senza limiti spazio-fisici. Le soluzioni ci sono, ma manca la consapevolezza del pericolo. In gioco c’è l’impatto economico che un attacco potrebbe avere sulla nostra azienda, le ricadute sul territorio e il danno reputazionale, troppo spesso messo all’ultimo posto ma purtroppo il più difficile da recuperare”. (Com/Edr/Dire) 14:11 19-09-22