(DIRE) Roma, 19 Lug. – Temperature record, città bollenti, incendi e allerte: l’Europa è nella morsa del caldo estremo, le più colpite Spagna, Francia, Italia e Inghilterra dove si registrano record storici. Parigi ha messo 15 regioni in allerta e in Aquitania si è superata per la prima volta nella storia la soglia dei 42 gradi. Londra e il Regno Unito sono roventi con temperature intorno ai 40 gradi. Ma se dal mondo arrivano voci di ‘apocalisse’ gli esperti italiani pur non sottovalutando il fenomeno invitano a moderare l’allarme. “E’ più corretto definire ciò che sta accadendo come un ‘suicidio collettivo’ per usare le parole del numero uno dell’Onu Antonio Guterrez”, dice alla Dire il meteorologo e climatologo Luca Mercalli aggiungendo che “è inutile sorprendersi perché in questi anni sono stati dati numerosi allarmi ma non si sta facendo abbastanza”.
In particolare l’allarme è suonato nell’estate del 2003 e di lì in poi, come nel 2015, 2017, 2019 ci sono state altre estati caldissime. Quella del 2022 però potrebbe battere il primato di 19 anni fa, imponendosi come estate più bollente di sempre. “Se così sarà- commenta Mercalli- lo vedremo alla fine della stagione”. Difficile fare previsioni, insomma, anche perché “il caldo del 2003 era considerato un evento fuori scala, centennale- spiega alla Dire il direttore del LAMMA-CNR, Bernardo Gozzini- ma evidentemente il calcolo statistico non riesce a descrivere in maniera puntuale il cambiamento climatico”. Secondo il ricercatore di fronte a tali estremi fenomeni climatici, “dobbiamo investire in strategie di adattamento. Due i punti principali: la gestione della risorsa idrica e gli strumenti per resistere a queste elevate temperature”. Anche perché il super caldo non è solamente il picco di questi giorni, come ad esempio osserva Mercalli, “in Italia dopo il weekend le temperature si manterranno alte per qualche giorno e poi scenderanno pur restando intorno ai 35 gradi”. (Fla/ Dire) 15:51 19-07-22