Il Consigliere metropolitano delegato fa il punto della situazione e stigmatizza le polemiche circolate in merito alle recenti decisioni di Palazzo Alvaro: “Nostri impianti moderni e sicuri, chi dice il contrario semplicemente non sa di cosa parla. Giovedì in Aula ulteriore e fondamentale passo in avanti con l’approvazione di importanti provvedimenti”
“Registriamo ancora una volta, con sconcerto, che per alcuni amministratori che dovrebbero essere soggetti consapevoli circa la complessità della gestione di un territorio, sia preferibile evitare di entrare nel merito delle questioni e limitarsi ad una becera e strumentale propaganda che ha come unico obiettivo quello di generare confusione nel dibattito pubblico e quindi nella cittadinanza, oltre che facili vetrine mediatiche”. E’ quanto afferma il consigliere metropolitano delegato al Ciclo integrato dei rifiuti, Salvatore Fuda, commentando le esternazioni di alcuni consiglieri comunali del territorio metropolitano, circa l’attuale situazione riguardante la riapertura del sito di conferimento dei rifiuti di Melicuccà. Nessun approccio polemico, evidenzia il rappresentante di Palazzo Alvaro, “semmai una doverosa quanto obiettiva puntualizzazione circa il reale stato dell’arte, che deriva dalla forza dei fatti e dal lavoro serio ed attento che l’Ente metropolitano sta conducendo su questo delicatissimo settore”.
Entrando nel merito della questione, Fuda mette in evidenza inoltre come “le recenti scelte adottate dalla Città metropolitana, frutto di una precisa strategia che guarda al medio e lungo periodo, facciano risparmiare all’intero territorio reggino ingenti risorse pubbliche, consentendo all’Ente di non finire nelle mani di speculatori per quel che riguarda la gestione degli scarti di lavorazione”. Sotto il profilo tecnico, inoltre, “mi pare perfino superfluo evidenziare che la Città metropolitana attiva gli impianti nel pieno rispetto delle norme a tutela della salute pubblica e senza esporre il territorio a situazioni di rischio. Quell’impianto, infatti, è una struttura sicura, moderna, costruita a regola d’arte e chi continua a diffondere false informazioni al riguardo, semplicemente non sa di cosa parla. Un impianto che andrà ad ospitare scarti di lavorazione che peraltro vengono sottoposti ad una rigidissima procedura di controllo che assicura livelli e standard elevatissimi di sicurezza circa i materiali che vengono conferiti al suo interno. In altre parole, in quel sito possono entrare solo determinati scarti di lavorazione, così come occorre assolutamente andare oltre il concetto di discarica intesa come “buco” in cui sversare qualsiasi cosa perché tale modello, ormai definitivamente superato, non riguarda minimamente il contesto del nostro territorio”.
L’attivazione dell’impianto di Melicuccà, provvisoriamente come centro di stoccaggio, in attesa della definitiva analisi che avverrà con il monitoraggio molto approfondito che passerà al vaglio del Consiglio metropolitano giovedì, “consentirà agli impianti – rimarca Fuda – di poter lavorare a regime e quindi di garantire a tutti i Comuni e ai cittadini della Città metropolitana di avere un territorio libero da rifiuti. Accanto a ciò, è bene ripeterlo, si realizza anche un rilevante risparmio di risorse pubbliche che possiamo quantificare nell’ordine di circa 40mila euro al giorno rispetto a quanto avremmo dovuto spendere per mandare i rifiuti fuori dalla Città metropolitana. Parliamo, dunque, di impianti di ultima generazione, sicuri e utili alla vita delle comunità come sanno bene, del resto, i Sindaci e gli amministratori del territorio. E in ogni caso la Città metropolitana prima di agire si è presa tutto il tempo necessario, proprio per evitare di incorrere in qualsiasi situazione di rischio per la salute dei cittadini e per l’ambiente. Questi sono i fatti, questo quanto sta realmente accadendo e questo, infine, il lavoro che l’Ente sta portando avanti, con senso di responsabilità, competenza e ponendo al centro, prima di ogni altra cosa, la salute pubblica, la tutela dell’ambiente e l’esigenza di restituire normalità, prospettiva e sostenibilità al settore rifiuti”.