Cinque Beati italiani; Francesco: non servono gesti eroici ma quotidianità
(DIRE) Roma, 15 Mag. – Sul Sagrato della Basilica di San Pietro, Papa Francesco ha presieduto la Celebrazione Eucaristica e il Rito della Canonizzazione per dieci nuovi Santi. Alla rito in Piazza San Pietro è stato presente anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Tra i nuovi beati, cinque italiani, tre francesi, un indiano e un olandese. Si tratta di sei uomini e quattro donne: Titus Brandsma (1881-1942), Presbitero professo dell’Ordine Carmelitano, martire; Lazzaro detto Devasahayam (1712-1752), laico, martire; César de Bus (1544-1607), presbitero, Fondatore della Congregazione dei Padri della Dottrina Cristiana (Dottrinari); Luigi Maria Palazzolo (1827-1886), Presbitero, Fondatore dell’Istituto delle Suore delle Poverelle – Istituto Palazzolo; Giustino Maria Russolillo (1891-1955), Presbitero, Fondatore della Società delle Divine Vocazioni e della Congregazione delle Suore delle Divine Vocazioni; Charles de Foucauld (1858-1916), Presbitero; Marie Rivier (1768-1838), vergine, Fondatrice della Congregazione delle Suore della Presentazione di Maria; Maria Francesca di Gesù Rubatto (1844-1904), vergine, Fondatrice delle Suore Terziarie Cappuccine di Loano; Maria di Gesù Santocanale (1852-1923), vergine, Fondatrice della Congregazione delle Suore Cappuccine dell’Immacolata di Lourdes; Maria Domenica Mantovani (1862-1934), vergine, Cofondatrice e prima Superiora Generale dell’Istituto delle Piccole Suore della Sacra Famiglia. Al momento della proclamazione un lungo applauso in Piazza e ovazione dalle migliaia di fedeli presenti.
Dopo la proclamazione del Vangelo il Papa ha pronunciato un omelia. “La santità – ha detto Francesco – non è fatta di pochi gesti eroici, ma di tanto amore quotidiano. Sei una consacrata o un consacrato? – ce ne sono tanti, oggi, qui – Sii santo vivendo con gioia la tua donazione. Sei sposato o sposata? Sii santo e santa amando e prendendoti cura di tuo marito o di tua moglie, come Cristo ha fatto con la Chiesa. Sei un lavoratore, una donna lavoratrice? Sii santo compiendo con onestà e competenza il tuo lavoro al servizio dei fratelli, e lottando per la giustizia dei tuoi compagni, perché non rimangano senza lavoro, perché abbiano sempre lo stipendio giusto. Sei genitore o nonna o nonno? Sii santo insegnando con pazienza ai bambini a seguire Gesù. Dimmi, hai autorità? – e qui c’è tanta gente che ha autorità – Vi domando: hai autorità? Sii santo lottando a favore del bene comune e rinunciando ai tuoi interessi personali. Questa è la strada della santità, così semplice! Sempre guardare Gesù negli altri”. (Mar/ Dire) 12:01 15-05-22