Nuove alleanze politiche

Dopo quanto accaduto giorno 14 con la conferma della fiducia al governo Berlusconi ottenuta in Parlamento ma guerreggiata nella capitale, è nato ufficialmente, dall’alleanza tra Fini, Casini e Rutelli il terzo polo che si chiamerà “Polo della Nazione”, frutto di un coordinamento unitario tra i tre leader. «Il PdN – recitano i centristi – sarà una forza di opposizione seria e responsabile pronta a confrontarsi su eventuali provvedimenti che vadano incontro agli interessi generali degli italiani, a partire da quelli economico-sociali e dalle grandi riforme che servono al paese». «Per noi deve finire il tempo delle risse e oggi è necessario operare per il bene dell’Italia e per un’autentica coesione nazionale». Per Pierferdinando Casini, il coordinamento sarà costituito da oltre 100 parlamentari: «staremo all’opposizione, ma con un grande senso di responsabilità perché c’è bisogno di pacificare il Paese». Il premier Berlusconi non sembrerebbe preoccupato dalla nuova alleanza. Per il Cavaliere, infatti, il neonato Polo della Nazione è “inesistente”, un progetto che “non ha possibilità di futuro” e che soprattutto non esiste nell’elettorato. In questi giorni è intervenuto anche Antonio Di Pietro dichiarando che a suo avviso «è necessario ricostruire un’alleanza democratica, ma per la legislatura che verrà, passando attraverso le elezioni e facendo del Pd e dell’IdV il perno attorno a cui aggregare tutte le forze di sinistra che ci vogliono stare, i movimenti e la società civile». «Il nuovo Ulivo deve nascere con una forte identità di programma e di obiettivi, ma soprattutto deve passare attraverso una fase elettorale dopo aver individuato la leadership di governo».

Filippo Turiano

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