“Mentre impazza il dibattito sul termovalorizzatore annunciato da Gualtieri, la sinistra non creda di distrarre i cittadini dalle altre criticità del territorio. In Municipio XIII anche oggi abbiamo partecipato al sit-in contro il biodigestore a Casal Selce assieme a una moltitudine di comitati e associazioni di quartiere per ribadire ancora una volta il nostro no a questo maxi impianto da 120mila tonnellate di rifiuti l’anno, voluto dal PD, che rischia di cambiare per sempre la conformazione di questo angolo di agro romano”. Sono le parole del consigliere regionale della Lega, Daniele Giannini, intervenuto oggi al presidio a Casal Selce in difesa dei residenti. “Per decenni – prosegue – queste zone hanno dovuto subire la discarica più grande d’Europa, visto che Malagrotta da Casal Selce dista in linea d’aria meno di tre chilometri. E’ impensabile pertanto abbattere su quartieri di estrema periferia come questi, senza opere di urbanizzazione primaria, con vincolo paesistico e rischio idrogeologico, una nuova disgrazia di tale portata, con 120 camion giornalieri su una viabilità totalmente inadatta.
Questo enorme invaso – spiega il consigliere – è stato pensato per raccogliere potenzialmente da solo quasi la metà delle esigenze di conferimento dell’umido dell’intera Capitale, a due passi da abitazioni, aziende agricole, asili e scuole. In una parola, una follia.
La soluzione c’è: avviare un rapido confronto partecipato con i Municipi e puntare sulla realizzazione di tanti impianti di piccola e media taglia, uno per ogni territorio, a basso impatto. Il ciclo dei rifiuti va chiuso – conclude Giannini – ma bisogna evitare a tutti i costi di danneggiare irreparabilmente, in primis dal punto di vista ambientale e sanitario, questi quartieri”.