Alle ore 17.32 di ieri circa personale di questo ufficio prevenzione Generale si recava in questa via Cesare Beccaria no I presso il negozio Decathlon in quanto era stato fermato un soggetto che aveva provato a rubare della merce. Giunti sul posto veniva contattata la “responsabile sicurezza” che, riferiva, che poco prima il sistema antitaccheggio presente all ‘uscita del negozio si era attivato al passaggio di un soggetto straniero.
I successivi accertamenti facevano emergere che lo straniero fermato, un cittadino peruviano, risultava in possesso di merce non pagata. Infatti lo stesso aveva ai piedi delle scarpe, in vendita presso il negozio, che risultavano in maniera evidente appena tolte dagli espositori. Inoltre il sistema antitaccheggio di cui è fornito il magazzino mostrava, tramite App, che le scarpe in parola non erano state pagate ed erano prive di cartellino. Evidentemente l’uomo, pensando che il sistema antitaccheggio fosse posto in esso, lo aveva strappato non si avvedendosi però che all’interno delle scarpe era presente una targhetta RFD, percepita sia dal sistema d’allarme che dall’App. Per quanto emerso, lo straniero veniva invitato a mostrare il contenuto del borsello da lui indossato e qui venivano rinvenuti sei capi d’abbigliamento, ovvero sei pantaloncini (quattro marca Reebok e due Adidas). Di questi solo uno, marca Adidas, presentava ancora il cartellino (su cui stavolta effettivamente era presente anche il sistema antitaccheggio) mentre gli altri cinque erano stati strappati.
Si procedeva quindi a perquisire anche l’auto che l’uomo aveva utilizzato per giungere sul posto , una Fiat Panda che dava esito POSITIVO in quanto nel bagagliaio era presente uno zainetto di colore blu con all’interno oggetti di abbigliamento per un valore di 700,00. Tali oggetti rinvenuti risultavano avere in massima parte ancora l’etichetta e, per quanto riguarda le polo, queste presentavano una caratteristica lacerazione del tessuto all’altezza del collo, ad indicare l’asportazione forzata della placca antitaccheggio.
Chiestogli dove avesse preso tali oggetti, l’uomo confessava di averli poco prima rubati presso un negozio cittadino. Inoltre sul pianale poggiapiedi in corrispondenza del passeggero posteriore destro veniva rinvenuto un berretto tipo baseball marca EA7 con ancora l’etichetta (del valore di € 43,00), l’antitaccheggio e un sostegno frontale di cartone. L’uomo confessava di aver asportato il cappello in un altro negozio sportivo, sempre nella giornata odierna.
Infine sul sedile posteriore venivano rinvenuti altri capi d’abbigliamento che presentavano inoltre un foro all’altezza del collo. Si cercava d’individuare i negozi da cui era stata asportata la suddetta merce. Grazie alla collaborazione dello straniero , gli operatori si recavano prima presso il magazzino Coin di piazza Attias no 17, e poi da Universo Sport. Presso la Coin si contattava la responsabile che riconosceva i capi mostrati come oggetti presenti in vendita presso il grande magazzino. In seguito gli operanti si recavano in via Roma 64 presso il negozio “Universo Sport”, dove per stessa ammissione dello straniero era stato asportato il berretto tipo baseball marca EA7. Anche qui si contattava la responsabile dell’attività commerciale alla quale è stato mostrato il berretto con ancora applicata la placca antitaccheggio, questa affermava di essere certa che il cappello provenisse dal il suo negozio. A carico del soggetto risultava essere presente un unico precedente per simulazione di reato. Per tanto lo straniero veniva deferito all’A.G. in stato di libertà , ritenuto responsabile del tentato furto aggravato dalla violenza sulle cose. (foto di repertorio)
comunicato stampa – fonte: https://questure.poliziadistato.it/Livorno/articolo/1176626510a8ea623228458948