“Difendere l’ambiente e affrontare con coraggio le crisi climatica non è solo necessario ma rappresenta una grande occasione per rendere la nostra economia e la nostra società più a misura d’uomo” , è quanto dichiara in una nota l’On. Francesca Troiano del Gruppo Misto e membro della Commissione Agricoltura. “Proprio in virtù di questo, è evidente come la pandemia prima e la guerra in Ucraina ora stiano spingendo le nuove generazioni a un ritorno nelle campagne tanto che le aziende guidate da under 35 sono aumentate del 2% in Italia negli ultimi anni e hanno una superficie superiore di oltre il 54% rispetto alla media, un fatturato più elevato del 75% della media e il 50% di occupati per azienda in più. Obiettivi raggiunti anche grazie alla rivoluzione tecnologica e digitale in atto in Italia con investimenti in droni, gps, robot, software e internet.
Sul piano produttivo, in base a quanto riportato dall’analisi di Coldiretti – precisa l’On. Troiano – emerge come la maggioranza dei giovani imprenditori sia impegnato nella coltivazione di ortaggi (13% del totale) ma una quota importante risulta anche ricoperta dal settore delle coltivazioni agricole associate all’allevamento di animali (12%) e a seguire il settore vitivinicolo (10,5%): le imprese giovani hanno di fatto rivoluzionato il mestiere dell’ agricoltore impegnandosi in attività multifunzionali. Del resto, il processo agricolo non può essere più un circuito chiuso ma deve sfociare da protagonista su un mercato consapevole e partecipe dell’economia circolare”. E incalza “è il momento di creare una partnership per il pianeta, per preservarlo e proteggerlo. Quindi, alla transizione verso un’economia circolare – capace di mettere in discussione la logica dell’usa e getta tipica del modello di sviluppo lineare – si somma la necessità di raggiungere un’economia a zero emissioni di carbonio. Agire in modo responsabile verso le risorse significa intraprendere azioni per minimizzare e limitare i propri impatti ambientali. E infatti, con l’economia circolare i prodotti e i loro componenti sono progettati per essere recuperati o riciclati per prolungare il loro ciclo di vita a tutto vantaggio dell’ambiente. Contemporaneamente, offrendo tutto il contributo che posso, mi impegnerò nelle sedi opportune sul tema dei costi di produzione: concime, medicinali, gasolio, sementi, per citarne alcuni”, conclude l’On. Francesca Troiano.