Alle Muse Domenica 28 Novembre Le donne della Calabria letteraria: Palma Comandè

L’associazione culturale “Le Muse – Laboratorio delle Arti e delle Lettere” di Reggio Calabria, continua con successo di pubblico e di partecipazione i suoi appuntamenti domenicali all’insegna del dialogo e della comunicazione condivisa con volti della cultura, del mondo istituzionale e di varia umanità.

Dopo avere raccontato e descritto idealmente per due incontri, il mondo dell’area grecanica e della sua valorizzazione, tocca adesso, domenica 28 Novembre alle ore 18, ad un viaggio con una importante donna della Calabria Letteraria: Palma Comande’. Il noto personaggio continua il presidente Livoti, è stato premiato questa estate con il Premio Nazionale Muse, in quanto continuatrice della grande tradizione letteraria dello zio Saverio Strati rappresentante del neorealismo calabrese.

Per l’occasione, la Comandè reduce da presentazioni in terra marchigiana presso luoghi teputati quali la Sala del Maniscalco di Urbino, si confronterà con il pubblico sul suo essere donna formatasi in questa terra, scrittrice che affonda le sue radici nella sua S. Agata del Bianco e che narra una Calabria auntentica. Punto di partenza sarà la sua ultima pubblicazione “La Padrina” romanzo che si snoda sul filo della ricerca del cambiamento. Protagoniste sono due donne, bisnonna (Padrina) e nipote. L’una simbolo autorevole di una mentalità e una cultura i cui dettami trasmette tramite un indiscusso potere ’ndranghetistico, l’altra incarnazione di un’inquietudine data da una profonda vocazione all’autonomia di pensiero e al bisogno di affermarlo attraverso scelte di vita proprie e non indotte. Il percorso della ragazza sarà fortemente accidentato, e i suoi esiti saranno resi a volte tragici dall’impatto drammatico contro i sentimenti. Lo sfondo di tutto è un mondo apparentemente appiattito su una cultura ’ndranghetista, arcaica e intrisa di fatalismo, in realtà attraversato e scosso da dubbi e ricerca di sé. Un romanzo che getta uno sguardo diverso sulla mentalità meridionale e la cultura che la sottende, uno sguardo che scava nelle profondità dell’essere, lì dove risiede l’Uomo coi suoi dubbi irrisolti e i suoi aneliti. La conversazione vedrà un prologo ed un epilogo affidato a Vincenzo Nociti – Direttore Unità Operativa Complessa di Geriatria del Grande Ospedale Metropolitano Bianchi-Melacrino-Morelli di Reggio Calabria ed alla prof.ssa Titti Strano Polimeni referente Muse Storia della Letteratura e del Teatro. I vari momenti della serata verranno scanditi dal Laboratorio di Lettura Interpretativa diretto da Clara Condello con Sonia Impalà ed Antonella Mariani.

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