Reggio Calabria, Nucera: “Riflettere sulla necessità di tutelare i diritti umani”

La  Commissione pari opportunità, pace, diritti umani, relazioni internazionali e immigrazione del comune di Reggio Calabria, ha audito Antonio Stango presidente FIDU (Federazione Italiana Diritti Umani), attivista, politologo, scrittore,  editore, esperto di diritti umani a livello internazionale e Maria  Gabriella Mieli Responsabile Relazioni Esterne ed Internazionali UPF Universal Peace Federation Italia, per discutere di tre temi già trattati in singole sedute: la situazione di Patrick Zaki, e le morti di Giulio Regeni e Saman Abbas.  “Si tratta di situazioni dolorose – spiega Lucia Anita Nucera presidente della Commissione – che ho voluto trattare per riflettere sulla necessità di tutelare i diritti umani. Sono onorata della presenza di due importanti autorità come il presidente Stango e la dott.ssa Mieli che operano ogni giorno per la pace e la tutela dei diritti nel mondo. La loro presenza arricchisce il percorso avviato dalla Commissione per tenere alta l’attenzione su situazioni che violano il rispetto della vita umana e sulle quali è necessario ci sia sempre un dibattito affinché non si ripetano in futuro”.
Sul caso Zaki, cittadino egiziano studente di un master a Bologna detenuto in Egitto dal febbraio 2020, Stango ha evidenziato: “Le pressioni diplomatiche da parte dell’Italia e il ruolo attivo svolto sia da organizzazioni non governative che da numerosi Enti locali hanno probabilmente contribuito a far sì che la magistratura egiziana, che non è realmente indipendente dall’esecutivo autoritario, abbia fatto cadere le accuse più evidentemente infondate quali quella di terrorismo. Resta un’accusa di propagazione di notizie false, basata in realtà su semplici note di Zaki circa discriminazioni della minoranza cristiana copta alla quale la sua famiglia appartiene, che potrebbe comportare una condanna a cinque anni di reclusione – ormai in parte già scontati durante la custodia in attesa del processo. L’auspicio è che un’eventuale condanna a una pena inferiore al massimo consenta la liberazione di Zaki in tempi brevi.
Circa la tragica fine di Giulio Regeni, è improbabile che possano essere condannati gli autori del terribile crimine, stante la non collaborazione delle autorità egiziane competenti. Tenere alta l’attenzione sul caso Regeni può essere un forte monito affinché casi simili non accadano mai più.
Per Saman Abbas, la ragazza pachistana con ogni probabilità uccisa in Emilia dalla sua famiglia, bisogna evidenziare che una delle problematiche più attuali in numerosi Paesi europei e in altri Paesi di immigrazione è il fenomeno del ‘comunitarismo’, cioè la tendenza a osservare nell’ambito di una comunità di immigrati piuttosto omogenea per tratti culturali e religiosi regole di fatto che non tengono conto di leggi del Paese ospitante, in particolare per quanto attiene al ruolo della donna e ai diritti dei minori. Questo richiama la necessità urgente di attuare forme di integrazione che comprendano l’educazione alla cittadinanza e al rispetto dei diritti costituzionalmente garantiti: cosa per la quale la collaborazione fra le amministrazioni locali e le associazioni della società civile può svolgere un ruolo fondamentale”.  Maria Gabriella Mieli, nel ringraziare la presidente Nucera per la continua e fattiva collaborazione tra la commissione e la UPF Universal Peace Federation Italia,  ha sottolineato: “Il mandato di UPF è anche quello di aiutare e sostenere le istituzioni locali, nazionali e internazionali nelle iniziative di buon governo e buone pratiche per la risoluzione di qualsivoglia tensione, disputa, conflitto. UPF è una ONG con status generale consultivo presso la ECOSOC all’ONU ed è presente in 190 nazioni del mondo. L’esperienza trascorsa quale delegata e attraverso incontri con le istituzioni ha fatto emergere alcune criticità che i cittadini vivono nei confronti delle Istituzioni, specialmente quando le problematiche coinvolgono uffici dipendenti da diversi settori nell’ambito sociale. Queste stesse problematiche emergono anche nella semplice programmazione di eventi, conferenze, tavole rotonde. I componenti dei vari uffici settoriali che coinvolgono tutte le aree sociali spesso non si parlano e portano avanti il loro lavoro esclusivamente nel proprio ambito di interesse. Tutto ciò rallenta notevolmente la soluzione dei problemi, aggravati anche dalla notevole mole di documentazione burocratica collegata. I suggerimenti segnalati da UPF, in un mondo sempre più interconnesso, sono quelli di interagire di più tra dipartimenti istituzionali, coinvolgere esponenti della società civile quali esperti e membri di associazioni locali, nazionali e internazionali, pianificare programmi educativi nei confronti dei giovani e degli adulti. Le organizzazioni nazionali e internazionali possono aprire strade impensate sia nella soluzione di problemi e conflitti, sia nella proposta di iniziative atte a promuovere il territorio con le sue eccellenze”.

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