“A seguito della lettera al quotidiano Il Sole 24 ore dell’ad di Eni Claudio De Scalzi e di Francesco La Camera, dg di Irena, emerge la rafforzata volontà di Eni di accelerare i passaggi verso la transizione ecologica dismettendo le attività produttive maggiormente impattanti sull’ambiente. Se da una parte si comprende l’intenzione dell’azienda di centrare l’obiettivo del 2050 per l’abbattimento delle emissioni, puntando anche su investimenti verso i paesi africani, viene da chiedersi se questa strategia tenga conto degli effetti sui paesi produttori, quali l’Italia. E’ infatti del 2 Ottobre la notizia diffusa dal quotidiano Il Tirreno secondo cui Filctem CGIL avrebbe reso nota l’intenzione di chiudere la linea carburanti della raffineria di Livorno.
Ho rivolto una interrogazione al Ministro Giancarlo Giorgetti per conoscere se e di quali informazioni sia in possesso rispetto alle intenzioni di Eni rispetto all’impianto di Livorno e quali iniziative intenda assumere per garantire che le azioni aziendali rivolte agli obiettivi di c.d. “decarbonizzazione” non determinino gli effetti preannunciati proprio in danno dei lavoratori. Il tutto in un momento delicatissimo in cui il paese sembra uscire dagli effetti della pandemia Covid19 ma senza aver ancora corroborato strategie per garantire che la transizione ecologica, che tutti auspichiamo, non trascini con se ulteriori problematiche sociali che avrebbero ora l’effetto di un grave nocumento a territori gia di per se fragili come quello livornese”. Lo dichiara in una nota Manfredi Potenti, deputato toscano della Lega-Salvini Premier.