20:21 – Le criptovalute hanno ricevuto un duro colpo, quando la People’s Bank of China ha vietato tutte le transazioni relative alle cripto, le quali verranno, secondo quanto riportato da AL-JAZEERA, considerate “illecite“. Tale decisione ha fatto crollare il valore delle criptovalute, in particolare Bitcoin è sceso di circa l’8%. “I funzionari cinesi stanno andando oltre per eliminare il commercio di criptovalute per i suoi legami con frodi, riciclaggio di denaro e consumo eccessivo di energia. La Cina ha già regole che vietano alle banche di offrire servizi relativi alle criptovalute“. Uno dei punti dolenti è dunque l’elevato consumo di energia che richiede il mining delle criptovalute, spesso proveniente da fonti non rinnovabili. Ad accentuare tale situazione è la crisi energetica vissuta dalla Cina, che sta frenando nelle ultime settimane, tutte le industrie di materie prime nel Paese, dall’alluminio all’acciaio. La scelta tuttavia non preoccupa i leader degli exchange, i quali ritengono che gli effetti della decisione sul breve termine verranno recuperati sul lungo termine. In particolare, i regolatori cinesi sono soliti avere opinioni estreme, le quali tra Aprile e Luglio di quest’anno hanno fatto crollare il prezzo di Bitcoin ben al di sotto del massimo storico di $ 63.000. (cit. AL-JAZEERA)
SM