Un manifesto per celebrare 74 anni di valorizzazione del “pianeta donna”
Donne di ieri, di oggi… e di domani: da 74 anni Miss Italia porta avanti iniziative volte alla valorizzazione di tutte le dimensioni del “pianeta donna”. E proprio in occasione dell’8 marzo, il concorso celebra con questo manifesto (allegato) tutte le conquiste raggiunte nel corso di questo lungo percorso. Figlio dell’ondata di rinnovamento è il titolo “Miss Forme Morbide”, nato nel 2011 e che la patron Patrizia Mirigliani rilancia con forza anche per l’edizione 2013, riaprendo di fatto le iscrizioni. Un riconoscimento speciale, dedicato a ragazze dalle forme generose, portatrici di un messaggio di benessere e femminilità.
Per l’edizione 2013, ancor più degli anni precedenti, Miss Italia cerca l’emblema della donna capace di comunicare attraverso il suo corpo sinuoso, specchio di una bellezza sana, di una matura ed intelligente consapevolezza delle proprie forme. Le candidate saranno valutate nel corso di un casting a Roma nel mese di Luglio e le miss scelte accederanno alle Finali Nazionali di Miss Italia.
Sul progetto “Miss Forme Morbide” Patrizia Mirigliani ha scelto quest’anno una madrina d’eccezione: Elisa D’Ospina (www.elisadospina.com), top-model tra le più richieste a livello internazionale nel settore del conformato. Opinionista di numerose trasmissioni TV e radiofoniche nazionali e da sempre impegnata nella lotta contro i disturbi alimentari, Elisa ha denunciato in questi anni ai media il proliferare di siti e blog che finiscono per essere pro-anoressia e pro-bulimia. Nel 2009 è stata nominata dal Ministero della Salute testimonial nazionale per la campagna “Tre giorni della salute”. Collabora inoltre con Vogue.it e Leonardo.it. E’ la portabandiera italiana del mondo “curvy”, che rivendica la bellezza della donna a prescindere dalla taglia che indossa.
«Abbiamo riaperto le selezioni per Miss Forme Morbide con una differenza – spiega Patrizia Mirigliani – ci sarà un grande casting a Roma dove selezioneremo le miss che arriveranno direttamente alle Finali Nazionali». E, ancora: «Insieme alla collaborazione di Elisa D’Ospina, Miss Italia continua a parlare alle giovani per lanciare un modello di bellezza sana, che nasce dall’accettazione e dalla valorizzazione di se stesse. Troppo spesso si sente o si legge di ragazze che soffrono di problemi di alimentazione, che non si accettano per qualche filo di pancia in più, di giovani donne legate a modelli femminili sbagliati, spesso divulgati attraverso i media. La bellezza femminile non si può legare ad alcun tipo di schema (taglie, prototipi di riferimento)».
«Dopo l’esperienza dell’anno scorso come madrina per la fascia Miss Forme Morbide, sono orgogliosa di far parte della squadra di Patrizia Mirigliani. – dichiara Elisa D’Ospina – Abbiamo parlato a lungo e abbiamo deciso di portare avanti ciò che fin dalla nascita di Miss Italia, grazie al suo patron, questo concorso celebra: la bellezza della donna sotto ogni punto di vista. Da anni mi batto affinché le ragazze, le giovani di oggi, imparino ad avere coscienza critica verso i messaggi mediatici che ogni giorno ci bombardano. Nelle scuole porto i segreti che ci sono dietro ad un’immagine: dalla luce, al photoshop etc… perché questa corsa alla perfezione finisce per condurre le persone in un vicolo cieco. Racconto la mia storia per far capire che sono propri i nostri difetti, alle volte, a renderci unici; inoltre la voglia di migliorarci ma soprattutto il volerci bene sono il carburante per raggiungere i nostri sogni».Un messaggio, quello di Elisa, che Patrizia Mirigliani condivide con forza. «Nel corso di questi 74 anni il concorso è cambiato, portando avanti iniziative che hanno segnato snodi fondamentali non solamente all’interno di Miss Italia ma nella concezione stessa che si ha della bellezza e dell’italianità».
E così, nel 1990 Miss Italia abolisce le misure iniziando un importante percorso di “riscoperta” e valorizzazione delle forme femminili che porterà alla creazione di un titolo dedicato alle Miss Forme Morbide (2011). Nel 1991 nasce Miss Italia Nel Mondo, la prima manifestazione che premia l’italianità all’estero. E ancora, nel 1994 il Concorso apre alle mogli e alle mamme; nel 1996 viene eletta Denny Mendez, la prima Miss Italia di colore, portatrice di un messaggio di integrazione e globalizzazione. Nel 2011, sotto la guida di Patrizia Mirigliani, nascono i titoli speciali Miss Italia Sport (sport e bellezza all’insegna della salute), Miss Fair Play e viene detto “basta” alle minorenni nelle serate tv del Concorso, innalzando il limite di età per partecipare. Nel 2012 viene poi lanciato il primo titolo dedicato alle straniere che vivono in Italia. L’insieme di questi progetti, nei quali il Concorso Miss Italia e la sua patron Patrizia Mirigliani credono profondamente, mirano a far capire che la donna non si può racchiudere in uno stereotipo: sono innumerevoli le sfaccettature femminili che generano e arricchiscono ogni giorno il curioso e variegato “pianeta donna”.
c.s.